La Pandemia non può fermare la Speranza nella Vita!

A Varese ritorna il “Mese per la Vita” a cura delle associazioni di “Insieme per la Vita”, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia e anche grazie all’uso degli strumenti che la tecnologia oggi ci offre. Domenica 7 febbraio alle ore 9 presso la Parrocchia “S.Teresa del Bambin Gesù” verrà celebrata la prima S.Messa per la Vita da parte di Don Michele Robusti. A seguire, secondo tradizione, la Santa Messa tutti i giovedì del mese di febbraio, a partire dalle ore 17.30 presso la Cappella festiva dell’Ospedale F. del Ponte.

Poiché è importante che una grande preghiera per la Vita attraversi il mondo intero, secondo il desiderio di San Giovanni Paolo II, dal 7 al 17 febbraio tutti i giorni, alle ore 20.30, tutti i gruppi di Rinnovamento nello Spirito della zona Pastorale 2 di Varese, a turno, offriranno un’ora di intercessione per il VALORE e L’INVIOLABILITA’ della vita umana; uniamoci dunque spiritualmente a loro!

Il messaggio dei vescovi per la 43 Giornata per la vita

Fin dall’inizio della loro lettera i vescovi pongono il tema della “libertà” di ciascuno e di una comunità poiché con la pandemia la restrizione delle nostre libertà è stata notevole e abbiamo dovuto rinunciare a tanti dei nostri contatti e a tante attività, pur necessarie alla vita delle nostre famiglie e delle nostre città. L’emergenza ha però anche fatto emergere l’ attenzione verso chi era nel bisogno unita a tanta generosità; molti giovani infatti si sono prodigati gratuitamente durante la chiusura della primavera scorsa. Un anno ormai è passato, siamo ancora in piena epidemia e ad ogni DPCM sembra davvero di perdere sempre più spazi di libertà.

Qual’è dunque il significato della nostra libertà?

Si è liberi in partenza o lo si diventa con scelte che costruiscono legami liberi e responsabili tra persone?

Con la libertà che Dio ci ha donato, quale società vogliamo costruire?

Sono domande che in certe stagioni della vita interpellano ognuno di noi, mentre torna alla mente il messaggio chiaro del Vangelo:

“Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8,31-32). I discepoli di Gesù sanno che la libertà si può perdere, fino a trasformarsi in catene: “Cristo ci ha liberati – afferma san Paolo – perché restassimo liberi; state saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù” (Gal 5,1).

Il significato dell’autentica libertà sta dunque nel mettersi al servizio della vita! Al di là delle questioni di principio, ciò che è fondamentale in merito alla libertà è l’uso che ne facciamo.

Una libertà a servizio della vita

La Giornata per la Vita 2021 vuol essere un’occasione preziosa per sensibilizzare tutti al valore dell’autentica libertà, nella prospettiva di un suo esercizio a servizio della vita: la libertà non è il fine, ma lo “strumento” per raggiungere il bene proprio e degli altri, un bene strettamente interconnesso.

Attenzione però perché la libertà è un bene che si può perdere!

Una cultura pervasa di diritti individuali assolutizzati rende ciechi e deforma la percezione della realtà, genera egoismi e derive abortive ed eutanasiche, interventi indiscriminati sul corpo umano, sui rapporti sociali e sull’ambiente. Del resto, la libertà del singolo che si ripiega su di sé diventa chiusura e violenza nei confronti dell’altro. Un uso individualistico della libertà porta, infatti, a strumentalizzare e a rompere le relazioni, distrugge la “casa comune”, rende insostenibile la vita, costruisce case in cui non c’è spazio per la vita nascente, moltiplica solitudini in dimore abitate sempre più da animali ma non da persone. Papa Francesco ci ricorda che l’amore è la vera libertà perché distacca dal possesso, ricostruisce le relazioni, sa accogliere e valorizzare il prossimo, trasforma in dono gioioso ogni fatica e rende capaci di comunione (cfr. Udienza 12 settembre 2018).

 Il binomio “libertà e vita” è inscindibile.

Responsabilità e felicità

Il dono della vita ci permette di lasciare una traccia di bellezza in questo mondo. Non c’è vita, non c’è amore senza resposabilità. Ed è sul terreno del fatto di sentirsi coinvolti e responsabili che possono crescre le virtù: giustizia, prudenza, fortezza e temperanza. I vescovi ci ricordano che: “La responsabilità è disponibilità all’altro e alla speranza, è apertura all’Altro e alla felicità.”

Sentirsi responsabili di un’altra persona si traduce nell’apertura del cuore all’altro, alla sua crescita e realizzazione personale. Ci sentiamo coinvolti e vogliamo aiutarlo a trovare la sua felicità. Non possiamo più pensare solo a noi stessi ma dobbiamo farci toccare il cuore dai bisogni degli Altri. La responsabilità è disponibilità all’altro e alla speranza, è apertura all’Altro e alla felicità. Con questo tipo di libertà si può cambiare la Storia! “Solo considerando la “persona” come “fine ultimo” sarà possibile rigenerare l’orizzonte sociale ed economico, politico e culturale, antropologico, educativo e mediale.

Dire “sì” alla vita

“Solo la Verità ci rende liberi e solo così potremo accogliere con gioia “ogni vita umana, unica e irripetibile, che vale per se stessa, costituisce un valore inestimabile (Papa Francesco, 25 marzo 2020, a 25 anni dall’Evangelium vitae). Gli uomini e le donne veramente liberi fanno proprio l’invito del Magistero: “Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà, pace e felicità!”.

Gli appuntamenti a Varese

 

LA SCATOLA DEL BENVENUTO

Nell’impossibilità di utilizzare la consueta offerta di arance, quest’anno è stata proposto di offrire alle mamme che accedono ai Centri di Aiuto alla Vita un dono di benvenuto che contenga:

  • qualcosa di utile per il neonato
  • qualcosa di utile per la mamma
  • un biglietto di auguri personale
LA LETTERA DEL GRAZIE
Il consueto evento di ringraziamento annuale per la generosità verso la vita, si svolgerà il 18 febbraio alle ore 17.30 presso la Cappella Ospedale “Del Ponte” di Varese. La cerimonia sarà presieduta dal Vicario Episcopale Mons. G. Vegezzi che la consegnerà alla “Casa della Carità Pane di S. Antonio
LE CONFERENZE
RIFLESSIONE SU PERCORSI DI EDUCAZIONE SU GIOVANI, CHIESA E FAMIGLIA
&
RIFLESSIONE SULLA PATERNITA’: IL RUOLO DEL PADRE NELL’EDUCAZIONE
Il 12 febbraio alle ore 18.00 presso la Cripta della Chiesa di Masnago, nella parrocchia SS. Ap. Pietro e Paolo in Via Bolchini, 5 a Varese, S. E. Mons. Giovanni Staglianò, vescovo di Noto, tratterà il tema della responsabilità verso la vita.
A seguire, il Dott. Roberto Marchesini, psicologo e psicoterapeuta tratterà il tema della paternità.
Coordinerà la serata Mons. Giuseppe Vegezzi.
RIFLESSIONE SU LA SCUOLA DI OGGI: UNA SCUOLA DI ELITE?
&
RIFLESSIONE SU: LIBERTA’ DI EDUCAZIONE: UNA LIBERTA’ VIGILATA?
Il 19 febbraio alle ore 18.00 presso l’Istituto De Filippi in via Brambilla, 15 a Varese, si terrà l’incontro con Suor Anna Monia Alfieri esperta di politiche scolastiche, gestore delle scuole paritarie, che di recente ha ricevuto il Premio Ambrogino d’oro a Milano.
A seguire, il Prof. Giovanni Baggio, dirigente dell’Istituto De Filippi interverrà sul tema della libertà di educazione nella società odierna.

A breve daremo indicazioni precise in merito alla possibilità di partecipare ON LINE alle conferenze.

Insieme per la Vita raccoglie le seguenti associazioni:
Movimento e Centro di Aiuto alla vita di Varese odv, Difendere la vita con Maria, Rinnovamento dello Spirito, Clomb Metodo Billings, Ex Allieve FMA Varese, Istituto Maria Ausiliatrice, Radio Missione Francescana, MCCJ Missionari Comboniani, Movimento e Centro di aiuto alla vita di Valceresio, Centro di Aiuto alla vita di Malnate, Scienza e Vita di Varese, Cavalieri della luce, Alleanza Cattolica, Divina Misericordia, Vicariato Zona 2 Varese, Decanato di Varese.
Aderisci e sostieni anche tu ogni anno il Mese per la Vita e contribuirai a “salvare vite”!