Varese ospiterà Amanda, la mamma Vanna e tutta la sua famiglia, esempio vivente del miracolo che Paolo VI ha voluto dedicare ad una bimba non ancora nata. Il 26 ottobre, alle 21.00, presso l’Istituto Maria Ausiliatrice , una serata emozionante, di fede ma anche di grande spessore scientifico, organizzata dalle associazioni “Insieme per la Vita“, che operano ormai da più di dieci anni sul territorio varesino a favore della famiglia e della vita nascente. (leggi gli eventi sul Depliant Ottobre 2018 )
1) Gli ospiti
Oltre alla mamma, al papà, al fratellino e alla piccola Amanda, ci saranno la dott. Patrizia Vergani, ginecologo presso l’Ospedale San Gerardo di Monza, il dott. Paolo Martinelli, anch’egli ginecologo nell’Ospedale di Legnago. Modera la serata il dott. Matteo Inzaghi, direttore di Rete 55. (vedi la conferenza stampa di Rete 55 di presentazione degli eventi dedicati a Paolo VI)
2) Paolo VI e l’enciclica “Humanae Vitae”
Il 14 ottobre 2018 Paolo VI è proclamato Santo da Papa Francesco. Il Cardinal Giovanni Battista Montini è stato pontefice dal 1963 fino al 1987, autore tra l’altro dell’enciclica Humanae Vitae, della quale si celebra proprio nel 2018 il cinquantesimo anniversario (un nostro articolo qui ).Illuminanti le parole recentemente pronunciate dal Cardinal Robert Sarah, in merito alla Verità del’enciclica e ai tentativi di rifiuto da più parti in corso:
Una verità conforme alla ragione e confermata dalla Rivelazione
«È bene sottolineare che questa verità dell’amore umano è accessibile alla ragione umana. San Giovanni Paolo II ricorda infatti che l’affermazione secondo la quale “qualsiasi atto matrimoniale deve rimanere aperto alla trasmissione della vita” (HV, 11), descrive la “verità ontologica”, la “struttura intima”, la “struttura reale” dell’atto coniugale […] Questo carattere ragionevole fonda l’affermazione di Paolo VI e di Giovanni Paolo II: “Le norme morali di Humanae Vitae fanno parte della legge naturale. Ogni uomo di buona volontà può intuire e capire che un comportamento contraccettivo è contrario alla verità umana dell’amore coniugale” (Udienza generale, 7 dicembre 1981).
Ma è necessario andare molto più in là.
In effetti, San Giovanni Paolo II afferma con forza che la norma morale formulata in Humanae Vitae fa parte della Rivelazione divina. Perché la Chiesa insegna questa norma anche se essa non è formalmente espressa (nel senso di letteralmente) nelle Sacre Scritture; la Chiesa fa questo nella convinzione che l’interpretazione della legge naturale è di competenza del Magistero. Noi possiamo tuttavia dire di più. Anche se la norma morale, così come formulata nell’enciclica Humanae Vitae, non si trova letteralmente nelle Sacre Scritture, tuttavia, per il fatto che è contenuta nella Tradizione e […] che è stata “ripetutamente esposta ai fedeli dal magistero” (HV 12), ne risulta che questa norma corrisponde all’insieme della dottrina rivelata contenuta nelle fonti bibliche (HV 4).
Una tale affermazione è capitale per comprendere l’errore di tutti quelli che chiedono un “cambiamento della disciplina”, di tutti quelli che dicono che “la Chiesa è troppo dura” oppure che “la Chiesa deve adattarsi”. Secondo l’enciclica Humanae Vitae, la Chiesa non fa altro che trasmettere quanto ricevuto da Dio stesso. Ella non ha e non avrà mai il potere di cambiare alcunché».(leggi qui tutto l’articolo).
3) L’appuntamento
Humanae Vitae è uno splendido inno all’amore coniugale, dedicato alla famiglia, alla regolazione naturale della fertilità, alla vita. Il miracolo per cui Paolo VI viene dichiarato Santo è riferibile proprio ad un bambino non ancora nato, ciò sembra essere la chiave per capire la genesi della serata del 26 ottobre: sarà possibile ascoltare la storia della piccola Amanda, che ha rischiato di non vedere la luce per una grave perdita di liquido amniotico patita dalla mamma Vanna, quando ancora la gravidanza era agli inizi. La dott. Vergani spiegherà il fatto scientifico e l’ineluttabilità, quasi certa, dell’aborto spontaneo che sarebbe derivato dalla patologia in corso. Il dott. Martinelli, che opera nello stesso ospedale dove lavora Vanna, dirà come ebbe l’idea di suggerire alla preoccupatissima mamma di pregare Paolo VI: consiglio che la mamma decise di seguire. Vanna stessa, poi, racconterà la sua storia, gli incontri che ebbe, forse inspiegabili razionalmente, ma divenuti improvvisamente luminosi dopo la nascita miracolosa della piccola.
Una serata imperdibile: “Beati coloro che hanno creduto senza aver visto”. Sarà possibile “vedere”, invece, ascoltare, per amare sempre di più il grande nuovo Santo, Paolo VI.
Appuntamento il 26 ottobre, alle 21.00, presso l’Istituto Maria Ausiliatrice, a Varese.