Aborti in calo? Sembrerebbe di sì, a leggere i dati ufficiali in modo frettoloso, ma la realtà è ben diversa, gli aborti sono in continuo aumento.
Partiamo intanto da un dato inquietante: la relazione ufficiale del Ministero della Salute, a tutt’oggi, giugno 2024, riporta le cifre degli aborti del 2021: come mai questi ritardi? Forse non interessa a nessuno conoscere la verità in merito alle cifre degli aborti in Italia?
IVG in Italia: i dati 2021
Il 12 settembre 2023 è stata trasmessa al Parlamento la relazione contenente i dati definitivi 2021 sull’attuazione della legge 194/78 contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG).
Nel 2021, sono state notificate 63.653 IVG in Italia, pari a un tasso di abortività di 5,3 IVG ogni 1000 donne tra 15 e 49 anni rispetto al 5,4 del 2020, uno tra i più bassi a livello globale.
https://www.epicentro.iss.it/ivg/epidemiologia
63.653 aborti = 63.653 bimbi non nati
Non si parla, qui, di estrazione di denti o di appendicectomie eseguite: si tratta di bimbi ai quali è stato impedito di nascere. Sono pochi? Sono un’enormità se si pensa al futuro di questi piccoli, che a loro volta sarebbero stati, presumibilmente, genitori, avrebbero avuto forse figli a loro volta…generazioni cancellate con un colpo di spugna.
Però, la verità non si ferma qui: a questi numeri relativi alle interruzioni chirurgiche, vanno aggiunti quelli degli aborti cosiddetti “ farmacologici”, derivati da pillole del giorno dopo e dei 5 giorni dopo, statisticamente assai più diffusi delle IVG, con effetti devastanti dal punto di vista emotivo.( leggi qui)
Come mai nessuno parla della verità che sta dietro l’aborto? Si spaccia per diritto della donna quello che è invece un delitto che la mamma compie ai danni del proprio bimbo, senza nemmeno che il padre del piccolo possa esprimere la propria opinione. Per aver detto la verità, la vicedirettrice del TG1, Incoronata Boccia, è stata quasi linciata! https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2024/04/21/incoronata-boccia-laborto-un-delitto.-il-pd-inaccettabile_79bf0a19-4f01-441f-9382-86c07d5651df.html
( di seguito il video con le parole della giornalista)
(https://www.lastampa.it/politica/2024/04/21/video/aborto_la_vicedirettrice_del_tg1_incoronata_boccia_e_un_delitto_non_un_diritto-14242342/
Il G7 e il diritto di abortire: la posizione di un cattolico non può essere di accettazione della legge 194
Rifiutando la dizione proposta sull’aborto nella bozza delle conclusioni del G7 in corso in Puglia, «Giorgia Meloni si pone al di fuori della legge italiana», spiega Marco Tarquinio, neoeletto al Parlamento Europeo nelle liste del Pd. Che intende? «Parlo da cattolico. E da cattolico dico che la dizione proposta prevedeva nient’altro che il pieno impegno per un aborto sicuro. Non è nulla di diverso da quanto prevede l’applicazione della 194 quindi non si capisce cosa abbia da eccepire Meloni. Come si può rifiutare un’affermazione come questa? Chi è contro l’aborto sicuro vuole tornare alle mammane». È quello che chiediamo a lei che sostiene che l’aborto non è un diritto. «Nei vari Paesi dell’Ue esiste un lessico diverso sull’aborto. C’è chi ne parla in termini di diritto e chi ne parla come libertà della donna. Io difendo la vita e ho rispetto della scelta delle donne e non potrei fare diversamente: se esisto è perché mia madre di fronte al bivio dell’aborto terapeutico ha scelto liberamente. Sono nato da questa libertà. E la difendo. La stessa Francia, che di recente lo ha inserito nella Costituzione, lo definisce una libertà condizionata. Non ci possono essere diritti sulle vite degli altri e quello che si voleva inserire nel documento finale del G7 è il minimo sindacale sull’aborto. Lo dico con timore e tremore e con tutto il rispetto con cui affronto queste questioni estremamente complesse». Meloni ha accusato il presidente francese Emmanuel Macron di fare campagna elettorale insistendo per inserire questa affermazione nel documento finale del G7. «Macron ha già vinto la sua battaglia sull’aborto. Il suo governo adesso ha un’altra battaglia da combattere che riguarda la democrazia francese il ruolo della Francia in Europa ma non ha nulla a che vedere con quanto sta accadendo al G7». E che cosa sta accadendo, invece al G7? «Che la presidente Meloni continua a utilizzare questi argomenti come propaganda. Non c’è solo Vannacci c’è anche lei che fa la generalessa su questioni costituzionali o su temi sensibili per acchiappare consensi più che per risolvere i problemi del Paese. È un modo bellicistico di affrontare questioni che, da uomo di pace, ritengo che invece vadano demilitarizzate perché riguardano la vita delle persone». — © RIPRODUZIONE RISERVATA. ( La Stampa)
Non ci sono parole per commentare questa presa di posizione di un politico cattolico di fronte al diritto di abortire: mai si potrà giustificare un omicidio!
Una grande speranza: le realtà pro-life del nostro Paese
Però, a una cultura anti vita ormai larvatamente diffusa nel nostro Paese, stanno tentando di porre rimedio le numerosissime associazioni pro-life , riunite per la “ Manifestazione per la vita” promossa da Family day e Provita e famiglia, insieme a tantissime realtà riunite a Roma il 22 giugno. Un momento di grande unità con l’obiettivo di riportare il focus sul vero protagonista della gravidanza: il bambino non ancora nato.
Ne parliamo con una tra gli organizzatori, Maria Rachele Ruiu, di Provita e famiglia e con Don Francesco Giordano, rappresentante di Human Life International in Italia ( in fondo il link nell’intervista a Radio Maria).
La scienza ormai è unanime nel riconoscere che, dal momento del concepimento, siamo di fronte ad un essere vivente appartenente alla specie umana, diverso dai suoi genitori, unico e irripetibile. ( leggi qui e qui e qui gli articoli in merito)
La proposta realistica e più unitaria, al momento, è rappresentata dalla nuovissima realtà , il “ Comitato pro-life insieme”, che ha l’obiettivo a lunga scadenza di diffondere una mentalità favorevole al concepito, servendosi dei vari mezzi di informazione raggiunti attraverso articoli, comunicati stampa, interventi scientifici, etici, psicologici, educativi, legati ad un unico tema: l’aborto procurato.
Il Comitato si propone anche di riunire associazioni, movimenti, singoli sostenitori ed è aperto a chiunque sposi la causa della difesa del bimbo non nato. Esiste un popolo per la vita in Italia, e vuole che l’aborto non sia più presente nel nostro Paese: a questo popolo si vuole dare voce con il Comitato Pro-life insieme. ( www.prolifeinsieme.it )
Rendere l’aborto inconcepibile, impensabile, è il progetto di chi si unisce al “ Comitato pro-life insieme” e al quale possono aderire tutti, nessuno escluso.
Se sei in difficoltà per la gravidanza, scrivi sulla chat del Movimento per la vita di Varese.
Non sei sola!
È possibile ascoltare la trasmissione di Radio Maria durante la quale sono intervenuti Maria Rachele Ruiu e Don Francesco Giordano, qui a questo link
Vittoria Criscuolo