Aborto e educazione sessuale tramite smart-phone, app, chat e video: nuovi educatori al posto dei genitori.
Lo spot
Il primato spetta, come spesso accade, agli USA: uno spot pro-aborto, volto a sostenere l’idea che abortire sia una scelta come le altre, soprattutto una scelta libera e non condizionabile. Il viso dolcissimo di una bimba (guarda il video) ammicca in primo piano, con scritte in sovraimpressione volte a “educare” alla libera decisione:”lei merita di essere amata; di essere voluta; merita di essere una scelta”. Alle spalle di quest’operazione c’è un gigante potentissimo che è la “Planned Parenthood”, multinazionale da milioni di dollari che si occupa di pianificazione delle nascite, aborto e contraccezione. La guerra che il Presidente
La chat
Se si prova a porre domande, la prima sorpresa consiste nella richiesta del “gender” di appartenenza: femmina, maschio, trans maschio, trans femmina, non binary, scelta libera, nessuna risposta. Poi altra sorpresa: privacy assoluta, non c’è bisogno di dare informazioni (quindi le risposte non sono ad personam ma generiche).Digitiamo una domanda sull‘aborto e la risposta è invece, inaspettatamente, legata alla masturbazione: totalmente sicura, la forma più sana di fare sesso, senza rischi di gravidanza o malattie sessualmente trasmissibili.
Riproviamo con l’aborto:incredibilmente sicuro e comune. Problemi seri sono rari anche se possibili.
Sono indicati anche i prezzi delle pillole abortive: al di sopra dei 1000$, dipende dall’assicurazione e da altri fattori.
Tutte queste informazioni tecniche a portata di app e di smart-phone, quindi riferibili a ragazzine e bambine!
Anche il Movimento e Centro di aiuto alla Vita ha una chat: risponde alle donne e alle ragazze in difficoltà per la gravidanza e per questioni legate alla sessualità. Il Movimento offre aiuto personalizzato, disponibilità personale e sostegno di carattere psicologico e anche economico. Chiedi al Movimento: non sei sola!