Un aborto entro il I trimestre di gravidanza, spiegato dal ginecologo. Un documento tremendo, molto forte, scaricabile da chiunque su YOU tube, ha il potere di far riflettere, di rammentare ad ognuno di noi che, a qualunque stadio della gravidanza, siamo di fronte ad un essere vivente appartenente alla specie umana. La verità dell’aborto va conosciuta per quello che è realmente, l’eliminazione di un bambino vivo. L’aborto viene tollerato perchè resta nascosto. Se tutti vedessero e sapessero forse avrebbero dei ripensamenti…
Procedura abortiva nel I trimestre di gravidanza
Siamo di fronte ad un aborto nel I trimestre di gravidanza, negli USA chiamato “Suction and D & C“, aspirazione, dilatazione e courettage, il più frequente tipo di aborto, in ogni parte del mondo, praticato tra le 5 e le 13 settimane di gravidanza. La spiegazione della procedura abortiva viene fatta dal ginecologo americano, Dr. Anthony Levatino.
1) anestesia e dilatazione della cervice
Una volta somministrata l’anestesia, il medico abortista usa uno speculum per dilatare la cervice uterina e vedere all’interno; normalmente la cervice rimane chiusa nel corso della gravidanza per proteggere il bambino. Il medico procede all’interno dell’utero per raggiungere il bambino. Il bambino ha cuore, dita, mani, piedi, ma le sue ossa sono ancora fragili.
2) introduzione del catetere e aspirazione del bambino
Il medico abortista inserisce un catetere per aspirare il bambino, collegato ad una macchina 10 o 20 volte più potente di un comune aspirapolvere. Il bambino viene aspirato a pezzi, smembrato, insieme alla placenta. Uno dei rischi di questo tipo di aborto è che restino tessuti fetali all’interno dell’utero della donna, che potrebbero causare infezioni o sanguinamenti. Per questo motivo il medico procede ad una revisione con una courette.
Una volta che l’aborto è stato completato viene rimosso lo speculum.
3) rischi per la donna
I rischi sono di perforazione o lacerazione dell’utero o della cervice, possibili lacerazioni dell’intestino e dei vasi sanguigni, emorragie, infezioni e, in rari casi, decesso della donna.
Gravidanze successive possono essere a rischio a causa del trauma subito dall’utero e dalla cervice.
La donna che si trova di fronte ad una gravidanza inaspettata crede talvolta che l’unica soluzione sia l’aborto. Invece ci sono altre possibilità, che sono a vantaggio sia della mamma sia del bambino, e che prevedono la salvezza del bambino e la sua nascita. E se proprio la mamma, dopo averlo fatto nascere, non può tenere il piccolo con sè, c’è la possibilità di darlo in adozione: il bimbo verrà sicuramente accolto da una famiglia che lo amerà come se fosse suo! Informati per questo in “mamma segreta” e scopri le possibilità che la legge italiana concede. Non c’è solo l’aborto!
Se sei in difficoltà per una gravidanza, rivolgiti al Movimento e Centro di Aiuto alla Vita di Varese, troverai aiuto concreto, amicizia e competenza professionale, sostegno per le tue necessità. Non sei sola!