Il Cardinal Elio Sgreccia, il padre della bioetica cattolica, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita, è mancato poche ore fa, come annunciato dalle principali testate giornalistiche (leggi Vaticannews e Rai news)
Personalmente ho avuto modo di incontrare Mons. Sgreccia in diverse occasioni, l’ultima in ordine di tempo a Novara: ” Nell’ambito del Convegno Pastorale sul Progetto “Fede e Terapia”, svoltosi a Novara il 24 e 25 novembre 2017, il Vescovo di Novara S.E. Mons. Franco Giulio Brambilla, a nome dell’Associazione Difendere la vita con Maria, presieduta da Don Maurizio Gagliardini, ha tributato a S.Em. il Cardinale Elio Sgreccia un Encomio solenne come riconoscimento della sua quarantennale attività nella promozione della vita umana […] (continua a leggere l’articolo)
San Giovanni Paolo II: “… Eccellenza, Lei è un medico?”
Non si risparmiava “don Elio”, come modestamente si faceva chiamare: un curriculum sterminato, laurea in Lettere antiche, mi raccontò che si era sentito chiedere da San Giovanni Paolo II (che lo avrebbe nominato Vescovo):“Non ho ben capito, lei parla come un medico…ha una qualche laurea in medicina?” Era davvero così, la competenza profonda e poliedrica, unita alla saldezza razionale ai principi, si sposavano ad una infinita umanità, capacità di guardare all’altro come ad una persona preziosa e unica.
Lauree e dottorati honoris causa, tanti riconoscimenti prestigiosi, autore di una bibliografia sterminata, il Cardinal Sgreccia sapeva rendere semplice il complesso.
La dignità della persona umana
Un onore per noi del Movimento e Centro di Aiuto alla Vita di Varese averlo come ospite, nel 2009, a presentare il documento “Dignitas personae”, ad un pubblico numeroso e attentissimo nella sala della Provincia della nostra città. Dignitas Personae,i punti fermi per un giudizio sulla biomedicina: Mons. Elio Sgreccia
Riproponiamo il testo del suo intervento, denso di riferimenti teologici ma anche scientifici, che spiega bene le principali questioni di bioetica legate al documento sulla “Dignità della persona umana”, tale sempre e in qualunque circostanza si venga a trovare. Commovente per noi pensare che il testo, che gli fu inviato via mail, sia stato da lui corretto, personalmente.
A Dio, don Elio!