In questo nostro tempo “tutto” è diventato “merce”, perfino l’essere umano stesso, quando si trova in una condizione di improduttività; vuoi per via della tarda età, per l’insorgere di una malattia invalidante o per via di povertà o altro ancora. In tali frangenti la sua “dignità” di essere capace e  produttivo viene meno ed egli è considerato alla stregua di una “cosa” inanimata, un oggetto da usare e poi gettare, che si può cioè eliminare e anche uccidere se necessario, perché considerato ormai uno “scarto” di nessun valore o un costo inutile per la comunità. È la cosiddetta cultura dello scarto.

Dopo la morte procurata a Vincent Lambert da parte dei medici dell’ospedale di Reims, questa visione nichilista e “commerciale” dell’uomo è diventata di nuovo realtà, una posizione ideologica contro la vita dei più indifesi, sostenuta da medici, proprio coloro che consideriamo i “professionisti della difesa della salute e quindi della vita” e approvata perfino dallo Stato francese; uno Stato di diritto che dovrebbe prima di tutto difendere e proteggere i propri cittadini.

Ma in Italia cosa sta succedendo?

Entro il 24 settembre 2019 il Parlamento dovrà varare una legge sul tema dell’eutanasia. Si parla di depenalizzare l’art. 580 del Codice Penale. Perciò 30 associazioni cattoliche hanno appena chiesto urgentemente al Parlamento il varo in tempi rapidi di una legge “non eutanasica e di aggiornamento dell’art. 580 del Codice Penale per evitare la paventata legalizzazione dell’eutanasia nel Servizio Sanitario Nazionale”, la responsabilità penale di chi aiuta a procurare la morte anticipata, per differenziare e attenuare, senza depenalizzare, la previsione sanzionatoria all’aiuto al suicidio, in accordo del resto con l’orientamento della Corte Costituzionale.

La morte è l’unica risposta che lo Stato sa dare alla sofferenza, alla malattia?

 

In questa estate torrida, il nostro cuore ha avuto un sussulto ed è stato ferito di fronte all’ingiustizia della morte procurata a Vincent, il quale non era in fine vita ma in uno stato di disabilità  grave, come i tanti che vengono accuditi ogni giorno, magari in casa, dai propri familiari. Siamo forse destinati a diventare figli di Matrix, naviganti  clandestini in cerca di salvezza in fondo al mare, o figli del Capitano Nemo, nascosti nel suo moderno e stupefacente sottomarino ma in guerra contro il mondo ostile e violento, reo di avergli ucciso gli affetti più cari?

Siamo diventati tutti così insicuri e confusi al punto tale che la paura cresce in noi di giorno in giorno; paura di tutto; del prossimo, della malattia, della perdita del lavoro, dell’aria e dell’acqua inquinata, del surriscaldamento del pianeta…

Oggi, il potere però che fa più paura è quello di chi odia la vita perché non le sa dare un senso profondo. È il potere di chi non sa riconoscere nella vita un mistero e non coglie il significato del dolore, della fatica, della sobrietà e della saggezza. Trionfa invece la concezione dell’uomo macchina che vive la sua vita come meccanismo, come specie animale in cui la stessa coscienza è rilevabile e misurabile con la tecnologia. Non è così!

Esseri umani, cioè materia e spirito

 

L’essere umano è fatto di materia e anche di spirito e la coscienza supera perfino la morte del corpo stesso. Impressionante il numero delle testimonianze di persone che, dichiarate morte, sono tornate a vivere ricordando inspiegabilmente quanto era avvenuto mentre erano state dichiarate clinicamente morte.

Per capire la grandezza e il mistero della creatura umana, è necessario pensare al miracolo dell’amore. A quel tipo di amore di cui Gesù rappresenta l’emblema, la cifra. Gesù esalta la vita anche dei più poveri e infelici che chiama “beati”. Gesù non dice “Comprate comprate che ci sono i saldi!” ma addirittura il contrario: “Non affannatevi per il vestito.. per il domani… non temete”; follia o ingenuità di un Uomo Buono che non ha saputo nemmeno difendere se stesso di fronte alla falce senza pietà del potere? “Il Padre vostro celeste, infatti, sa già che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate, invece, prima di tutto il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più…” (Mt 6, 25-34) Gesù non è stato un ingenuo, un illuso, né un sognatore ma un uomo integro, un uomo vero. Alla brutalità del mondo, alla sua ingiustizia e al suo non senso, Gesù risponde con l’unità tra essere e anima.

Anche la fisica moderna è giunta a considerare l’universo come prossimo allo spirito, avendo superato il vecchio dualismo tra l’io e l’oggetto. Anche la scienza psicologica riconosce la “fede” importante nello sviluppo psicologico dell’individuo; quando la nostra anima desidera ardentemente qualcosa, riesce ad ottenerla. È la Fede che ci salva e ci rende integri: “In verità vi dico, infatti, che se avrete Fede quanto un granello di senapa, potrete dire a questo monte spostati da qui a lì! ed esso si sposterà. Niente vi sarà impossibile.” (Mt 17, 20)

People have the power! Crediamoci ancora, crediamoci sempre

Nella sua più famosa canzone Patti Smith, la poetessa cantante rock degli anni 70, gridava: “People have the power!” Le sue parole valgono ancora, come un appello lanciato agli umani affinché  si scuotano, si risveglino dal torpore, dall’assuefazione di chi è abituato a subire, a non pensare, a non capire che qualcuno o qualcosa, forse una nuova legge dello Stato, è pronta per strappargli l’anima, la fede, la vita…

“La gente ha il potere” di Patti Smith

Ero immersa nei miei sogni
di una apparenza brillante e corretta
e il mio sonno è stato interrotto
ma il mio sogno rimaneva chiaro
sotto forma di vallate luminose
dove si sente l’aria limpida
ed i miei sensi si sono riaperti
Mi svegliai (sentendo) l’urlo
che la gente ha il potere
di redimere l’opera dei pazzi

fino alla mitezza, alla pioggia della grazia
è stabilito, è la gente che guida

La gente ha il potere
La gente ha il potere
La gente ha il potere
La gente ha il potere

Gli atteggiamenti vendicativi diventano sospetti
e rannicchiarsi come per ascoltare
con le braccia protese in avanti
perché la gente ha le orecchie
e i custodi e i soldati
giace sotto le stelle
scambiando ideali
e abbassando le braccia
per disperdere / nella polvere
per diventare / come vallate splendenti
dove l\’aria pura / si percepisce
e i miei sensi / (sono) di nuovo aperti (al mondo)

Mi sono svegliata piangendo

La gente ha il potere…

Dove c’erano deserti
ho visto fontane
l’acqua sgorgava come crema
e noi andavamo a spasso là assieme
e non c’era nulla di cui ridere o da criticare
e il leopardo
e l’agnello
dormivano assieme realmente abbracciati
io speravo nella mia speranza
di riuscire a ricordare quello che avevo trovato
io sognavo nei miei sogni
Dio sa cosa / una visione ancora più pura
fino a che non ho ceduto al sonno
Affido il mio sogno a te

La gente ha il potere…

Il potere di sognare / di dettare le regole
di lottare per cacciare dal mondo i folli
è promulgata la legge della gente
è promulgata la legge della gente
Ascolta:
Io credo che tutto quello che sogniamo
può arrivare e può farci arrivare alla nostra unione
noi possiamo rivoltare il mondo
noi possiamo dare il via alla rivoluzione sulla terra
noi abbiamo il potere
La gente ha il potere …

Susanna Primavera