Movimento per la Vita
Oggi il Movimento per la Vita è presente in molte realtà:
- nel campo scolatisco con corsi di educazione alla sessualità
- ancora nel campo scolastico con corsi di educazione alla sessualità rivolti ai genitori come supporto al loro compito educativo
- sempre nel campo scolastico con iniziative di tipo partecipativo (piccoli concorsi a tema Vita) e successivi incontri
- serate e conferenze su particolari temi (encicliche papali, lettere apostoliche, bioeticha, ecc)
- corsi di insegnamento dei metodi naturali di regolazione della feritlità rivolti alle coppie (perchè la FERTILITA’ non è un problema della donna, ma un DONO DELLA COPPIA e la sua “gestione” è una faccenda che riguarda entrambi)
- serate dibattito sul problema dell’influenza dei mass-media sul’educazione dei ragazzi
- interventi e dibattiti presso i mass-media (presenza regolare su periodici di tipo territoriale, quotidiani anche nazionali, trasmissioni radiofoniche a livello regionale, ecc.)
- scuole nell’ambito dei programmi ministeriali, ma anche presso i gruppi di ritrovo giovanili che ne fanno richiesta (oratori, associazioni, ecc.)
Lo sportello di ascolto in ospedale
Attivo dal 2006, affianca quello da sempre operativo presso la sede del Cav in via Dandolo.
E’ aperto per 3 giorni la settimana negli orari in cui è operativo l’ambulatorio per IVG. E’ apprezzato per la qualità del servizio e la discrezione con cui è svolto, e continua a dimostrarsi importante per il significato strategico della sua collocazione, all’interno della struttura ospedaliera.
Centri di aiuto alla vita
Il CAV accoglie madri o coppie in difficoltà per una gravidanza o con figli di età inferiori ai 12 mesi e assicura il suo supporto almeno fino al compimento del primo anno di vita del bambino.
Per raggiungere le proprie finalità, il CAV realizza diversi tipi di interventi: accoglienza, ascolto, accompagnamento, consulenza professionale e aiuto materiale, finalizzati a risolvere i problemi connessi ad una maternità difficile, indirizzando la propria attività, anche preventiva, a sostegno della madre e del figlio, prima e dopo la nascita, con particolare attenzione verso coloro che si trovano in uno stato di bisogno materiale o morale, o comunque in situazioni di svantaggio o di emarginazione. Il CAV offre aiuto anche alle mamme che si trovano in situazioni di sofferenza post-abortiva. Prosegue in una attività di accompagnamento sociale, economico e professionale delle famiglie prese in carico.
SOS Vita – 800 813000
SOS Vita è il numero telefonico gratuito che il Movimento per la Vita tiene attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, per ascoltare, aiutare, soccorrere e accogliere le donne che si trovano in difficoltà dovute ad una gravidanza problematica perchè inattesa o subita o rifiutata.
Visita il sito del Movimento Nazionale per sapere di più su SOS Vita
Progetto Gemma
Nel 1994 è stato creato il servizio per l’adozione a distanza di madri in difficoltà che prende il nome di Progetto Gemma.
Attraverso questo servizio si puo’, con un contributo minimo mensile di 160€, adottare per 18 mesi una mamma ed aiutare così il suo bambino.
Mamma Segreta
Non tutte le donne riescono ad accogliere la loro maternità, per una complessità di motivazioni che occorre ascoltare, comprendere e riconoscere. Durante la gravidanza, specie in situazioni di difficoltà di varia natura della madre a rispondere adeguatamente ai bisogni del bambino, è indispensabile che la donna sia seguita in maniera qualificata, per la tutela sua e del nascituro, in modo da evitare decisioni affrettate e spesso drammatiche, al momento del parto. Occorre sostenere, accompagnare, informare le donne, affinché le loro scelte siano libere e consapevolmente responsabili.
E’ fondamentale la relazione della comunicazione con la donna.
In ospedale, al momento del parto, serve garantire la massima riservatezza, senza giudizi colpevolizzanti ma con interventi adeguati ed efficaci, per assicurare – anche dopo la dimissione – che il parto resti in anonimato.
La donna che non riconosce e il neonato sono i due soggetti che la legge deve tutelare, intesi come persone distinte, ognuno con specifici diritti.
La legge consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’Ospedale dove è nato.
Culle per la Vita
Anche a Varese esiste la “Culla per la Vita”, moderna riedizione della “ruota degli esposti” di epoca medioevale. Una volta veniva situata presso i conventi per accogliere i bambini non desiderati, oggi modernizzata con sistemi di allarme per allertare immediatamente il personale sanitario della presenza di un piccolo appena nato. La ” culla” risponde all’emergenza, spesso verificatasi in varie città d’Italia , di bambini appena venuti al mondo e buttati nei cassonetti dell’immondizia, ritrovati o in precarie condizioni di salute, intirizziti dal freddo, oppure purtroppo già morti.
L’accoglienza e la disponibilità delle associazioni che si occupano della vita ha trovato anche questo espediente per aiutare una madre in difficoltà: nel caso una donna non abbia il coraggio di andare a partorire in ospedale, nel l’anonimato più completo, rinunciando al suo bimbo come prescrive la legge, può lasciare il piccolo in una di queste “culle termiche”, stando certa che verrà accolto e accudito con amore..
Movimento per la Vita
Oggi il Movimento per la Vita è presente in molte realtà:
- nel campo scolastico con corsi di educazione alla sessualità
- ancora nel campo scolastico con corsi di educazione alla sessualità rivolti ai genitori come supporto al loro compito educativo
- sempre nel campo scolastico con iniziative di tipo partecipativo (piccoli concorsi a tema Vita) e successivi incontri
- serate e conferenze su particolari temi (encicliche papali, lettere apostoliche, bioetica, ecc)
- corsi di insegnamento dei metodi naturali di regolazione della fertilità rivolti alle coppie (perchè la FERTILITA’ non è un problema della donna, ma un DONO DELLA COPPIA e la sua “gestione” è una faccenda che riguarda entrambi)
- serate dibattito sul problema dell’influenza dei mass-media sull’educazione dei ragazzi
- interventi e dibattiti presso i mass-media (presenza regolare su periodici di tipo territoriale, quotidiani anche nazionali, trasmissioni radiofoniche a livello regionale, ecc.)
- scuole nell’ambito dei programmi ministeriali, ma anche presso i gruppi di ritrovo giovanili che ne fanno richiesta (oratori, associazioni, ecc.)
Centri di aiuto alla vita
Il CAV accoglie madri o coppie in difficoltà per una gravidanza o con figli di età inferiori ai 12 mesi e assicura il suo supporto almeno fino al compimento del primo anno di vita del bambino.
Per raggiungere le proprie finalità, il CAV realizza diversi tipi di interventi: accoglienza, ascolto, accompagnamento, consulenza professionale e aiuto materiale, finalizzati a risolvere i problemi connessi ad una maternità difficile, indirizzando la propria attività, anche preventiva, a sostegno della madre e del figlio, prima e dopo la nascita, con particolare attenzione verso coloro che si trovano in uno stato di bisogno materiale o morale, o comunque in situazioni di svantaggio o di emarginazione. Il CAV offre aiuto anche alle mamme che si trovano in situazioni di sofferenza post-abortiva. Prosegue in una attività di accompagnamento sociale, economico e professionale delle famiglie prese in carico.
Lo sportello di ascolto in ospedale
Attivo dal 2006, affianca quello da sempre operativo presso la sede del Cav in via Dandolo.
E’ aperto per 3 giorni la settimana negli orari in cui è operativo l’ambulatorio per IVG. E’ apprezzato per la qualità del servizio e la discrezione con cui è svolto, e continua a dimostrarsi importante per il significato strategico della sua collocazione, all’interno della struttura ospedaliera.
SOS Vita – 800 813000
SOS Vita è il numero telefonico gratuito che il Movimento per la Vita tiene attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, per ascoltare, aiutare, soccorrere e accogliere le donne che si trovano in difficoltà dovute ad una gravidanza problematica perchè inattesa o subita o rifiutata.
Progetto Gemma
Nel 1994 è stato creato il servizio per l’adozione a distanza di madri in difficoltà che prende il nome di Progetto Gemma.
Attraverso questo servizio si può, con un contributo minimo mensile di 160€, adottare per 18 mesi una mamma ed aiutare così il suo bambino.
Mamma Segreta
Non tutte le donne riescono ad accogliere la loro maternità, per una complessità di motivazioni che occorre ascoltare, comprendere e riconoscere. Durante la gravidanza, specie in situazioni di difficoltà di varia natura della madre a rispondere adeguatamente ai bisogni del bambino, è indispensabile che la donna sia seguita in maniera qualificata, per la tutela sua e del nascituro, in modo da evitare decisioni affrettate e spesso drammatiche, al momento del parto. Occorre sostenere, accompagnare, informare le donne, affinché le loro scelte siano libere e consapevolmente responsabili.
E’ fondamentale la relazione della comunicazione con la donna.
In ospedale, al momento del parto, serve garantire la massima riservatezza, senza giudizi colpevolizzanti ma con interventi adeguati ed efficaci, per assicurare – anche dopo la dimissione – che il parto resti in anonimato.
La donna che non riconosce e il neonato sono i due soggetti che la legge deve tutelare, intesi come persone distinte, ognuno con specifici diritti.
La legge consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’Ospedale dove è nato.
Culle per la Vita
Anche a Varese esiste la “Culla per la Vita”, moderna riedizione della “ruota degli esposti” di epoca medioevale. Una volta veniva situata presso i conventi per accogliere i bambini non desiderati, oggi modernizzata con sistemi di allarme per allertare immediatamente il personale sanitario della presenza di un piccolo appena nato. La ” culla” risponde all’emergenza, spesso verificatasi in varie città d’Italia , di bambini appena venuti al mondo e buttati nei cassonetti dell’immondizia, ritrovati o in precarie condizioni di salute, intirizziti dal freddo, oppure purtroppo già morti.
L’accoglienza e la disponibilità delle associazioni che si occupano della vita ha trovato anche questo espediente per aiutare una madre in difficoltà: nel caso una donna non abbia il coraggio di andare a partorire in ospedale, nel l’anonimato più completo, rinunciando al suo bimbo come prescrive la legge, può lasciare il piccolo in una di queste “culle termiche”, stando certa che verrà accolto e accudito con amore..