STAY TOGETHER FOR THE KIDS

Nel testo della canzone “Stay together for the kids” (state insieme per i bambini) dei Blink 182 viene detto: “La loro rabbia ferisce le mie orecchie – invece di risolvere i problemi – non li risolvono mai, non ha per niente senso – perché c’è così tanto dolore? – non è giusto”.(Qui la canzone)

Queste brevi frasi rendono bene l’idea di ciò che accade in una famiglia quando i genitori sono in conflitto: il loro conflitto influisce inevitabilmente su tutti i membri della famiglia, anche se non sempre è evidente (tipicamente si riscontra un peggioramento nel rendimento scolastico dei bambini, effetti psicosomatici, ritorno a stadi di sviluppo precedenti).

I litigi davanti ai figli costituiscono una violenza assistita

Gli aspri e frequenti litigi alla presenza dei figli costituiscono una vera e propria violenza assistita che, se incentrati sul figlio, possono farlo sentire in colpa e non al sicuro in casa sua. Inoltre, in queste situazioni, si esplicita la credenza e il desiderio dei figli che gli adulti siano capaci di risolvere il loro conflitto. Un altro tema affrontato è il contatto col dolore per la perdita della coppia romantica dei genitori, cioè la comprensione e l’accettazione da parte del figlio che i propri genitori non si amano più. I figli provano l’esperienza  del senso di ingiustizia, il sentimento che non è naturale che avvenga così.

La cura dei legami familiari

Riportando le parole della dott.ssa Garbelli (conduttrice di gruppi di parola): “La separazione è traumatica per tutti, anche nelle migliori delle condizioni”. Questo deve essere il motore per la sensibilizzazione sul tema della cura dei legami familiari. La separazione dei genitori, a volte necessaria, è considerato in ogni caso un evento (o un processo) paranormativo, imprevedibile e, in quanto tale, necessita di una riorganizzazione familiare, dei ruoli, dei compiti, dei confini.

“ …tutta l’innocenza se n’è andata”

C’è anche un’altra canzone che parla della separazione e dei suoi effetti: “Walking disaster”(disastro che cammina) dei Sum 41. (Qui la canzone) Il testo dice: “E sono stato via per così tanto – non mi ricordo chi era nel torto – tutta l’innocenza se n’è andata”. Questo testo mette in luce le conseguenze a lungo termine del conflitto genitoriale: un’autostima più bassa o più fragile nel figlio, concetto ben delineato dal titolo. Il sentirsi poco visti, poco pensati può portare il figlio a considerarsi di poco valore. Il testo parla anche di come le continue ed eccessive colpevolizzazioni reciproche dei genitori in conflitto, in realtà, facciano perdere di vista i motivi del conflitto e vadano a porre l’attenzione solo verso l’altro e il suo essere sbagliato.
Un altro tema significativo ripreso in entrambe le canzoni è l’innocenza perduta. Molto spesso i figli di genitori in conflitto crescono più fretta degli altri poiché sono investiti, anche  in modo inappropriato, di responsabilità concrete e affettive. Questi bambini  perdono la possibilità di esserlo, di vivere la spensieratezza proprio perché vengono a contatto molto presto con un ambiente ostile e modelli relazionali conflittuali.

La conflittualità esasperata incide negativamente sullo sviluppo della personalità dei figli

Doverosa, però, una precisazione: la conflittualità esasperata e protratta nel tempo tra i genitori incide negativamente sullo sviluppo della personalità dei bambini: è stato ampiamente dimostrato che  per la salute psicofisica di un figlio è più nociva una famiglia formalmente “integra” ma conflittuale in maniera esasperata rispetto a una situazione in cui la coppia genitoriale è serenamente separata o divorziata (Scaparro e Vendramini, 2018). Non è raro che vi siano coppie genitoriali convinte che un’eventuale separazione sia più dannosa per i figli rispetto a una convivenza forzata che mascheri, più o meno bene, il conflitto o la distanza emotiva dei membri della coppia. Tale credenza induce i genitori a desistere alla possibilità di separarsi, provocando, a cascata, molteplici conseguenze negative.

L’evento “separazione” va elaborato per poter rappresentare un’occasione di crescita

In conclusione, possiamo dire che la separazione può rappresentare un’occasione di crescita per i figli solo a condizione che l’evento venga elaborato, disponga di risorse psicologiche personali, i genitori rispondano adeguatamente ai suoi bisogni, mantenendo chiari i ruoli di genitori e figlio, seppur uniti dall’affetto.

Virginia Banfi

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