Quando i genitori non fanno i genitori
Quando i genitori non fanno i genitori? Per rispondere a questa domanda facciamo una breve introduzione teorica sugli stili educativi genitoriali.
Baumrind (http://www.counselingescuola.it/conoscere-gli-stili-educativi-genitoriali-per-costruire-relazioni-efficaci-tra-scuola-famiglia_d88.aspx), riprendendo la distinzione effettuata da Lewin riguardo gli stili di leadership (https://it.yestherapyhelps.com/the-3-leadership-styles-of-kurt-lewin-13223), ha distinto tre stili educativi: autoritario, autorevole e laissez-faire.
Lo stile educativo autoritario
Lo stile educativo genitoriale autoritario riguarda genitori che impongono regole ai figli, si mostrano distaccati, pongono le proprie regole senza spiegarne le ragioni e ricorrono frequentemente a metodi coercitivi. Tale stile è restrittivo e punitivo: i genitori esortano all’obbedienza ed è caratterizzato da scarsa comunicazione e scarso incoraggiamento all’autonomia. Il genitore autoritario pone limiti fermi, permette pochi scambi verbali, potrebbe far ricorso a frequenti punizioni fisiche. I figli di genitori autoritari tendono a essere dipendenti, ansiosi, insicuri, ribelli, scarsamente abili nel comunicare. Lo stile autoritario si fonda sul potere dell’adulto. La dimensione emozionale è distaccata e severa.
Lo stile educativo autorevole
I genitori autorevoli valorizzano l’indipendenza pur facendo valere la propria autorità. Essi spiegano
Lo stile educativo “ laissez faire”
La dott.ssa Naj Oleari, psicoterapeuta che incontra adolescenti e genitori, ha fatto notare come genitori permissivi siano la naturale conseguenza di persone che rientrano tardi dal lavoro e non hanno voglia di essere un genitore autorevole, aggiungendo che “i peggiori errori si fanno con le migliori intenzioni” (Oscar Wilde) .
Il potere decisionale che spetterebbe al genitore oggi è delegato al figlio, anche quando è molto piccolo. Mi è stato infatti riportato, come esempio, di una coppia di genitori che ha fatto scegliere al figlio di sei anni se cominciare la scuola primaria o concedersi un ulteriore anno di scuola dell’infanzia. I genitori, utilizzando questa modalità di relazione, rischiano che il bambino acquisisca un potere che faticherà ad abbandonare in futuro. Questo esempio può sembrare estremo, persino bizzarro, ma è ciò che capita se si pensa che il genitore non debba mai e in alcun modo “calpestare” la libertà del bambino.
“ Spesso i genitori abdicano al proprio ruolo di educatori”
Secondo la dott.ssa Ortolan (magistrato del Tribunale di Milano): “Molto spesso i genitori di questa generazione si spaventano, non si assumono la responsabilità di dire “adesso basta!”, abdicando al loro ruolo e a quel punto lasciano fare, perdendo tutta la credibilità possibile”. Sulla stessa linea di pensiero si colloca anche la dott.ssa Naj Oleari, la quale ha affermato: “I genitori di oggi hanno smesso di fare i genitori”.
In conclusione, possiamo affermare che i bambini e i ragazzi hanno bisogno di genitori autorevoli, capaci di ascoltare, dare affetto e sostegno, ma anche di porre limiti, incoraggiare l’autonomia e far rispettare delle regole dando ragione di queste ultime.
Virginia Banfi
La dottoressa Virginia Banfi è laureata in Psicologia dello Sviluppo e dei Processi Educativi, da sempre interessata al mondo dell’adolescenza, dell’infanzia e dell’istruzione. È cresciuta in un ambiente cattolico e ha sempre fatto l’educatrice. Il desiderio di portare un po’ di se stessa e di psicologia sul sito del Movimento e Centro di aiuto alla Vita di Varese, l’ha spinta a collaborare per scrivere degli articoli su vari argomenti.