“Una finestra sul grembo materno“: se il ventre di una donna incinta fosse trasparente non ci sarebbero più aborti. Il video bellissimo che mostra il piccolo in 4D non lascia dubbi sulla verità del concepito.
Nella storia però, del nostro Paese, fatica ancora a passare il messaggio della verità sul piccolo non nato.
“L’aborto? Non è un omicidio, non è un bambino, solo un grumo di cellule!” : gli argomenti degli abortisti, sempre gli stessi dai tempi dell’ approvazione della legge 194 fino ad oggi.
Gli argomenti “ideologici”
Le menzogne dei radicali
(leggi qui l’articolo per intero)
«L’aborto clandestino – dicevano – provocava ogni anno in Italia la morte di 25 mila donne. Per questo fu reso legale e assistito» scrive Socci. Il dato era ovviamente falso, dall’Annuario Statistico del 1974 risulta infatti che le donne in età feconda (cioè dai 15 ai 45 anni) decedute nell’anno 1972, cioè prima della legge 194, furono in tutto 15.116. Anche ipotizzando che fossero morte tutte a causa di un aborto clandestino, chiaramente è un’ipotesi assurda, non sarebbero comunque 25.000! In realtà erano 409 le donne morte per gravidanza o parto, certamente molte meno (qualche decina) a causa di aborto clandestino. La conclusione è una sola: «le cifre sparate dalla propaganda abortista (25 mila donne morte) che hanno portato alla legalizzazione dell’aborto erano del tutto infondate. Erano balle. Lo conferma il fatto che dall’entrata in vigore della legge 194 la mortalità delle donne in età feconda, non ha avuto alcuna significativa diminuzione statistica improvvisa, quindi la 194 non ha modificato alcunché».
Una colossale mistificazione che ha portato all’approvazione della legge 194/78, in un’Italia scossa dal terrorismo e dagli omicidi delle Brigate Rosse. Quale il risultato? Più di 6.000.000 di bambini abortiti secondo la legge, certo, milioni di donne devastate dal dolore, intere generazioni sparite nel nulla.
La verità : il concepito è già un bambino!
Eccolo qui il “grumo di cellule”! Ecco qui il piccolo concepito, il più indifeso tra tutti gli esseri umani. In questo video si può notare il bambino dal momento in cui il piccolo cuoricino batte (entro i 21 giorni dal concepimento) e poi nel suo sviluppo successivo, continuo, senza interruzione, in una frenetica attività. Ad 11 settimane si può vedere se il piccolo è un maschietto o una femminuccia. Se lo si guarda a 20 settimane inizia a sviluppare l’abilità di ascoltare e rispondere ai suoni. Che dire poi di quando, a 25 settimane, il bimbo è in grado di sentire gli odori, gustare i sapori, reagire alla luce.
Si vede “sorridere” poi, a 30 settimane, attraverso le immagini 4D ad ultrasuoni.
Il Movimento e Centro di aiuto alla Vita di Varese
Si chiamano , truth-booth, appunto, la “finestra sul grembo materno”, queste postazioni, già per altro diffuse su gran parte del territorio americano, nei centri commerciali, nelle stazioni, nei luoghi molto frequentati. Hanno lo scopo di divulgare e sensibilizzare, in modo garbato e scientifico, alla bellezza della vita prima di nascere, testimoniando la verità sul bambino non nato.
Questo per permettere a tutti i bambini concepiti di vedere la luce, abbracciati alla loro mamma e al loro papà. Nella nostra città c’è il Movimento e Centro di aiuto alla Vita di Varese, pronto ad aiutare la donna in difficoltà per una gravidanza. Contattaci! Non sei sola!