Che cos’è un bambino?
Il bambino è uno sguardo nuovo che si apre sul mondo, uno sguardo che interroga la vita, occhi spalancati che ci guardano e ci interpellano: chi sei tu? Parlami della vita!
Il bambino nasce con un senso istintivo per le cose buone e per quelle potenzialmente pericolose; è come se sapesse intuitivamente cosa è bene e cosa è male. Il bambino per capire gli umori degli adulti non ha bisogno di spiegazioni, capisce dall’espressione cosa c’è nell’animo dei grandi; perciò ne gioisce o soffre in silenzio.
Il bambino desidera sempre il bene, il bello e il buono. Il bambino cerca la felicità, la bontà, la sicurezza. Il bambino ha un cuore grande e generoso e desidera principalmente amare ed essere amato.
La poesia del bambino sull’aborto
Capita un giorno, ed è successo veramente, che un bambino di sette anni abbia dato forma e contenuto ai pensieri e ai sentimenti che provava nel suo cuore:
Poesia sui bambini che muoiono per l’aborto
Le mamme che abortiscono fanno male ad abortire, perché i bambini sono la gioia della mamma, della casa, e i bambini sono proprio quelli che hanno più grazia dei grandi, e poi i bambini nella pancia della mamma mandano alla mamma cellule protettive e guaritrici. La mamma deve proteggere suo figlio e non abortire, perché la mamma lo deve curare perché è suo figlio e lo deve trattare con gioia, amore, grazia, cura, saggezza, rispetto, gentilezza, con coccole e soccorrerlo quando sta in pericolo o si è fatto male, quindi i bambini sono importantissimi più di qualunque cosa: oro, argento bronzo, stagno, ferro, acciaio, rame, smeraldo e gioielli.
I bambini sono importantissimi
Chi sono io? Da dove vengo?
Il bambino ti guarda e ti chiede: Io chi sono? A questa domanda grande come il Cielo, puoi tentare di rispondere dicendogli: sei il bambino della tua mamma e del tuo papà. Ma il bambino forse chiede qualcosa di più circa il suo destino. Poiché gli occhi dei bimbi sono spalancati alla vita, la sua domanda richiede una risposta sull’origine della vita, perciò sull’amore. Allora, potresti rispondere al bambino: Tu sei amore nato dall’amore di mamma e papà.
Se il bimbo sa di essere amore vivente nato da un altro amore, non può accettare che alcuni bambini vengano abortiti dalla loro mamma volontariamente. I bambini infatti sono la gioia dei loro genitori, sono tenerezza infinita, sono grazia nel loro piccolo corpo, nella mimica, nei movimenti incerti delle piccole mani e dei piedi mentre cercano di imparare a camminare.
Mamma, cos’è l’amore?
I bambini sono tutto sentimento, curiosità e passione di vita. Ma l’amore va spiegato e per poterlo capire, un bambino lo deve vivere sulla propria pelle. Il bambino non amato, se riesce a sopravvivere dopo la nascita, cresce con gravi carenze affettive e problemi psicologici non risolti che influenzeranno la sua personalità.
La mamma che ama il suo bambino ha per lui una cura che esprime i suoi profondi sentimenti di gratitudine verso Dio per avergli donato, attraverso l’amore con il suo uomo, un figlio. Perché un figlio è sempre una benedizione. Un figlio ti migliora, ti rende più paziente, più attenta ai bisogni altrui, più generosa. Un figlio ti rende Madre, la Grande Madre come dicono in India, Donna dalla dignità regale che ha il passo sicuro.
“Tu sei amore, mio piccolo bambino e l’amore è dono di sé agli altri. La vita ti aspetta, attende il tuo contributo onesto, competente, sapiente e generoso alla vita del mondo, per renderlo migliore”. Per questa ragione il bambino è stato chiamato alla vita perché senza di lui il mondo è più povero e senza tanti bambini, il mondo diventa misero e muore.
Non è bene abortire
Educare all’amore, alla sincerità, all’onestà e alla Fede in un Dio Buono e Giusto, questo il compito educativo più completo di una mamma e di un papà. Non è bene abortire è un concetto che il bambino comprende se gli si insegna ad amare la vita e a rispettarla. La pancia della mamma che cresce e nasconde un bambino piccolissimo è una meravigliosa realtà che il bambino accoglie con entusiasmo; è il momento magico dell’attesa del fratellino.
Educare alla Fede, se i genitori sono aperti al tema religioso che dà senso alla vita e apre alla Speranza di una vita oltre la morte. Educare, cioè “gettare le basi per una tradizione di verità, buon ordine, laboriosità, onestà, sincerità” come diceva Janusz Korczak nel suo libro “Come amare il bambino”.
Abortire volontariamente significa sempre uccidere una creatura, il più piccolo cucciolo d’uomo, dentro la culla biologica dove ha trovato la vita: il corpo della madre. Un bambino capisce subito che si tratta di qualcosa che non si deve fare, capisce che è male.
Eppure ormai da 46 anni, il tempo della presenza in Italia della legge 194/78, sembra lecito abortire volontariamente, perché c’è il nulla osta dello Stato. Credo che unire” l’emancipazione femminile” con il “diritto di abortire” sia stato un grave errore del femminismo, non ancora compreso fino in fondo e ridotto ormai ad uno slogan svuotato di senso.
Abortire non è un “diritto” come vogliono farci credere i francesi e l’Unione Europea; nessuno riuscirà a convincerci di questa terribile falsità e abuso di potere da parte di una donna che può addirittura anche non tenere minimamente conto del parere del partner. Infine, la sua creatura non le “appartiene” perché non è una cosa, un oggetto qualsiasi. Il suo compito invece è quello di accoglierla e di amarla. Il primo dei diritti è il rispetto per la vita nascente, da esso discendono tutti gli altri diritti.
Di fronte all’uccellino caduto dal nido ci inteneriamo e con estrema delicatezza cerchiamo di riportarlo nel suo nido. Similmente, il bambino è spontaneamente capace di questo intenerimento di fronte al bimbo che sta per nascere. Di fronte all’aborto, egli prova sgomento e un senso di ingiustizia; sa che ciò è opera malvagia.
Impariamo dunque dai bambini e, come Gesù, lasciamo che i bambini vengano a noi affinché possiamo parlare loro dell’amore che dona la vita, anche la propria.
Se sei una donna in difficoltà per una gravidanza indesiderata, chiamaci o chatta con noi, perché c’è sempre una soluzione che possiamo trovare insieme in alternativa all’aborto! Nessuna donna che abbiamo aiutato in 40 anni di volontariato, si è mai pentita di aver detto Sì alla vita.
Susanna Primavera