Missione più che mai, missione d’amore nel nostro mondo tormentato da troppi mali, troppa povertà, violenza, egoismo e fame di un potere ingiusto, che schiaccia la libertà e i diritti della gente. E’ appena nato un nuovo sito “Popoli e missione Online” dalla nota omonima e storica rivista cattolica. Una volta comprese le incredibili opportunità di diffusione offerte dalla rete, la rivista si è buttata in Internet creando uno spazio in più per avere le informazioni da tutto il mondo della missione, una sfida e un’occasione di comunicazione e di interazione a livello mondiale da non perdere!
In preparazione della 94 ma Giornata Missionaria il 18 ottobre 2020
E’ con questa bella notizia che viene inaugurato il nuovo mese missionario di ottobre 2020. Il sito www.popoliemissione.it è una miniera di articoli di attualità sulle innumerevoli missioni in tutti i continenti: in Africa, America Latina, Asia ed Europa. La lettera della Fesmi, la federazione che unisce il mondo della missione, inaugura il mese missionario di quest’anno con uno slancio dell’anima verso i fratelli :”In un mondo dagli orizzonti ogni giorno più ristretti, vogliamo essere coloro che aiutano a tenere aperta la mente e il cuore». Una presenza in missione che Papa Francesco ha riassunto con le parole del profeta Isaia: “Eccomi, manda me” (Is 6,8).
Le parole del Papa
La lettera del Papa per il mese missionario di quest’anno, prende spunto dalla Pandemia che ci ha colpito di sorpresa e che ci ha fatto capire come in fondo “siamo tutti nella stessa barca“. «Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: “Siamo perduti”, così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme» (Meditazione in Piazza San Pietro, 27 marzo 2020).
Papa Francesco sottolinea che la chiamata è per tutti: “Siamo veramente spaventati, disorientati e impauriti. Il dolore e la morte ci fanno sperimentare la nostra fragilità umana; ma nello stesso tempo ci riconosciamo tutti partecipi di un forte desiderio di vita e di liberazione dal male. In questo contesto, la chiamata alla missione, l’invito ad uscire da sé stessi per amore di Dio e del prossimo si presenta come opportunità di condivisione, di servizio, di intercessione. La missione che Dio affida a ciascuno fa passare dall’Io pauroso e chiuso all’Io ritrovato e rinnovato dal dono di sé. Nel sacrificio della croce, dove si compie la missione di Gesù (cfr Gv 19,28-30), Dio rivela che il suo amore è per ognuno e per tutti (cfr Gv 19,26-27). E ci chiede la nostra personale disponibilità ad essere inviati, perché Egli è Amore in perenne movimento di missione, sempre in uscita da sé stesso per dare vita. Per amore degli uomini, Dio Padre ha inviato il Figlio Gesù (cfr Gv 3,16). Gesù è il Missionario del Padre: la sua Persona e la sua opera sono interamente obbedienza alla volontà del Padre (cfr Gv 4,34; 6,38; 8,12-30; Eb 10,5-10). A sua volta Gesù, crocifisso e risorto per noi, ci attrae nel suo movimento di amore, con il suo stesso Spirito, il quale anima la Chiesa, fa di noi dei discepoli di Cristo e ci invia in missione verso il mondo e le genti...”
Pertanto, siamo tutti missionari in quanto battezzati e in virtù del Battesimo, ognuno viene inviato nel mondo come discepolo, testimone del Signore risorto, soggetto attivo di evangelizzazione.
Una missione talvolta pericolosa ma chi di noi è veramente al sicuro?
Alla fine di ogni anno, l’agenzia vaticana Fides pubblica un dossier con l’elenco di tutti i missionari uccisi nel corso dell’anno, ovunque nel mondo. La missione può rivelarsi anche pericolosa: nel 2019 ne sono stati uccisi 29. In questo filmato i loro volti. Il triste record è spettato per otto anni consecutivi all’America e dal 2018 è passato all’Africa. Nel 2019, in Africa sono stati uccisi 12 sacerdoti, 1 religioso, 1 religiosa, 1 laica (15); in America sono stati uccisi 6 sacerdoti, 1 diacono permanente, 1 religioso, 4 laici (12) e in Asia è stata uccisa 1 laica. Infine, in Europa è stata uccisa 1 suora.
La loro è una testimonianza d’amore e di servizio che non chiede nulla e dona invece tutta la persona. I missionari sono instancabili nel donare l’amore, non chiedono di più alla vita; nel dono di sé per amore, sta tutto il senso del loro andare verso chi ha bisogno. Sacerdoti, seminaristi e laici, giovani, anziani portano una testimonianza di pace e di fiducia nel domani. Talvolta si appassionano talmente ai popoli che li ospitano, da prenderne le difese e lottare per il loro riscatto. Mossi da ideali di umanità e di giustizia spesso diventano martiri. Come non ricordare monaci di Tibhirine e tutti gli altri martiri d’Algeria?
Nella foto sopra vediamo Jenifer Buckley, di 24 anni uccisa nelle Filippine: bella come un fiore appena sbocciato, come un angelo dal sorriso smagliante. Era una volontaria in una missione dei gesuiti. E’ stata accoltellata nella sua residenza.
Missionari in cammino per le strade del mondo
La Pandemia ha aggravato le crisi sociali, rendendo ancora più poveri i poveri del mondo intero. Tornano allora in mente le parole del Papa dello scorso anno, quando aveva indetto un mese missionario speciale: “Chi ama si mette in movimento, è spinto fuori da sé stesso, è attratto e attrae, si dona all’altro e tesse relazioni che generano vita. Nessuno è inutile e insignificante per l’amore di Dio. Ciascuno di noi è una missione nel mondo perché frutto dell’amore di Dio“.
I missionari salesiani si trovano in 133 paesi nel mondo per portare istruzione, formazione professionale e con esse promuovere lo sviluppo delle realtà sociali che incontrano. Lo stile che li contraddistingue si basa sul profondo rispetto e la valorizzazione del patrimonio umano, culturale locale. Le Suore Missionarie Comboniane operano in 33 paesi del mondo e in quattro continenti. Le missioni dei Gesuiti si trovano in 112 paesi…
Le parole di Mons. Oscar Romero risuonano ancora alte nel cielo: “Il martirio è una grazia di Dio che non credo di meritare, ma se Dio accetta il sacrificio della mia vita, che il mio sangue sia un seme di libertà e il segno che la speranza sia presto realtà.”
Intanto i cattolici nel mondo aumentano…