Il prof. Franco Nembrini parlerà di Pinocchio, il celebre burattino che diventa uomo, martedì 5 giugno alle ore 21 a Varese, presso il De Filippi.
Nembrini, educatore, insegnante, scrittore e da qualche tempo volto noto ai telespettatori di TV2000 in cui ha svolto delle splendide lezioni sulla Divina Commedia di Dante, lo scorso anno ha pubblicato un libro per la casa editrice Centocanti intitolato “L’avventura di Pinocchio” ovvero “Rileggere Collodi e scoprire che parla della vita di tutti”.
Nembrini sostiene che Pinocchio rappresenta la vita, l’io di ciascuno e la sua avventura altro non è che la parabola della vita coi suoi grandi desideri, le sue attese e insieme i limiti, gli errori, le valutazioni e i giudizi sbagliati. Il libro rappresenta una grande novità perchè Nembrini rilegge le avventure del più celebre di tutti i burattini mostrando che la sua storia rappresenta il desiderio presente nel cuore di ogni essere umano che, sbagliando migliaia e migliaia di volte, cerca di appagare il suo desiderio infinito, che comunque, anche dopo tantissimi errori e delusioni si ripresenta sempre. Già da questo breve accenno si capisce la grande attualità di questo libro, dato che sempre più spesso l’uomo di oggi non sa più neanche chi è e non riesce a comprendere il senso dei desideri che infiammano il suo cuore, riducendosi spesso a vivere una vita “dimezzata”.
Inoltre, nel mondo e nella cultura di oggi, si è perso il significato e il valore della figura e della presenza del padre, del significato della casa come dimora in cui affrontare le grandi domande e attese della vita, dell’idea di libertà non più intesa come energia per la realizzazione del proprio destino, della felicità, ma semplicemente come opportunità di fare quel che pare e piace e di seguire i propri istinti. In un simile contesto è sempre più difficile incontrare veri e propri maestri, che in modo affascinante indichino la strada verso la realizzazione di una felicità vera, totale, all’altezza dei profondi desideri del cuore. E’ evidente che ci troviamo di fronte a temi di grande attualità e grande interesse per coloro che non si vogliono rassegnare a una esistenza dimezzata.
Il filosofo Emmanuel Kant, in un suo famoso testo, parlando dell’Illuminismo, da cui è nata l’immagine della civiltà e dell’uomo contemporanei, affermava che “finalmente l’uomo è uscito dallo stato di minorità”, in altre parole è diventato maggiorenne, quindi non ha più bisogno di un Padre, della consapevolezza che la sua vita appartiene a un Mistero grande, finalmente può fare da sé. Le conseguenze di questa affermazione sono sotto gli occhi di tutti: sicuramente l’uomo del terzo millennio non è più felice dei nostri nonni, non ha raggiunto maggiori certezze e sicurezze circa la propria identità, non ha chiaramente presente qualcosa o qualcuno per cui valga veramente la pena vivere e dare la vita, rischia di vivere da schiavo di nuovi, invisibili padroni, è sempre meno in grado di esprimere giudizi personali e critici su quanto succede e gli viene proposto.
L’impressione è che tutto stia crollando: la famiglia, la maternità, la paternità, l’educazione…l’uomo.
Nasce quindi in modo sempre più urgente, pressante la domanda: da cosa ripartire per ricostruire l’uomo, l’io e la sua umanità? La risposta che nasce dalla nostra esperienza e dalla nostra storia è che questo può accadere solo grazie alla riscoperta della nostra origine, delle nostre radici, che sono radici cristiane, seguendo magari l’esempio e i passi di un burattino che faticosamente è diventato uomo.
Il prof. Franco Nembrini parlerà di Pinocchio martedì 5 giugno alle ore 21 presso il centro congressi De Filippi in via Brambilla 15, invitato dal Centro culturale M. Kolbe, dalla scuola Manfredini e dal Movimento e centro di aiuto alla vita”.
Franco Bruschi