Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa nel “ giardino degli angeli” a Roma, il 2 Novembre, giorno della commemorazione dei defunti.(leggi qui l’omelia del Santo Padre)
Non tutti sanno cosa sia il “giardino degli angeli”, realtà presente in molte città d’Italia e anche a Varese. Si tratta del luogo in cui viene data degna sepoltura ai bambini non nati, che non hanno visto la luce o a causa di un aborto volontario o per aborto spontaneo. Il riconoscimento, quindi, che il Pontefice ha voluto dare ai piccoli angeli ha un significato enorme, per chi da anni si occupa, nel silenzio, dei bambini non nati: manda un messaggio di speranza e di sostegno anche ai genitori che hanno perso il loro bambino e che non si danno pace per questo (leggi i nostri articoli qui e qui).
La sepoltura è un gesto sacro, permette di riconoscere che c’è un luogo dove si può pregare per i propri cari: dai tempi dei tempi l’essere umano ha sentito il bisogno di onorare i defunti secondo modalità che hanno conosciuto differenze varie, a seconda dell’epoca e della cultura, realizzandosi mediante inumazione, cremazione, erezione di tumuli commemorativi.
La pratica però di onorare i bimbi non nati è in vigore da non molti anni, ed è l’attività del servizio di volontariato dell’associazione “Difendere la vita con Maria”, sotto la guida di Don Maurizio Gagliardini. Nel nostro Paese è in vigore una legge (Dpr 285/1990, agli articoli 7 e 50 ) che prevede la sepoltura anche per i poveri resti dei bimbi non nati, raccolti degnamente da volontari in piccole cassette bianche e portati al cimitero con l’onore di un vero funerale; la città di Varese è stata tra le prime a riconoscere “l’onore e la pietà” al bimbo non nato.
La commissione locale di
Varese si è costituita nel 2008 e unitamente al cappellano, don Roberto Rogora, ha da subito chiesto all’ azienda sanitaria e al comune della città di poter dare degna sepoltura ai piccoli, non nati sia per effetto di interruzioni spontanee che di interruzioni volontarie di gravidanza (ben chiara l’eco della richiesta presentata da Giuseppe di Arimatea a Pilato per dare degna sepoltura al corpo di Gesù).
Da allora sono stati accompagnati a sepoltura più di 8500 piccolini che oggi riposano presso il cimitero di Giubiano, in una cappella che l’amministrazione comunale ha concesso in comodato d’uso all’associazione “Difendere la vita con Maria” di Varese.
La cappella, collocata nella parte alta del cimitero monumentale, è diventata nel corso degli anni un luogo di preghiera per molte famiglie, che hanno affrontato la perdita di un bimbo. Anche tante altre persone si recano per pregare questi piccoli angioletti.