Nasce prematuro dopo sole 21 settimane di gravidanza, con zero probabilità  su 100 di sopravvivere. Prematuro 21 settimanePeso alla nascita  340 grammi, poteva stare nel palmo di una mano. I medici del Minnesota pensavano in effetti di dover preparare i genitori al peggio: la letteratura medica non aveva mai registrato casi di sopravvivenza di un bimbo nato così prematuro.
Richard è stato in ospedale per mesi; infatti, anche a causa del COVID, le visite erano concesse solo per poco tempo e comunque non si poteva trascorrere la notte con lui. Così i genitori ogni giorno facevano un viaggio di un’ora per stare con il loro bimbo, dal Wisconsin a Minneapolis.

Ma, dopo 6 mesi in ospedale, è arrivato il gran giorno! Il piccolo, finalmente dimesso, ha potuto rientrare a casa. Gran festa per tutti.

” Ricordo che lo prendevo in braccio dalla sua culla e intanto piangevo, piangevo…”, racconta la sua mamma.

Il 5 giugno 2021 il piccolo Richard ha festeggiato il suo primo compleanno!

Padre madre bimboSi è trattato di un momento epocale per tutta la famiglia. Richard è entrato nel Guinness dei primati come il più piccolo prematuro mai sopravvissuto. Davvero la storia di un piccolo miracolo, un segno di speranza per tante mamme che si vengono a trovare in una situazione analoga.

Però. C’è un però: 21 settimane di gravidanza significa il quinto mese, quando in Italia la legge 194 concede l’aborto in caso di gravi malformazioni del piccolo ( leggi qui come si abortisce in Italia). Negli Stati Uniti, da dove arriva la storia del piccolo Richard, in alcuni Stati è concesso l’aborto anche fino al nono mese, e al momento della nascita, su richiesta della madre.( ecco un articolo sull’aborto nello Stato di New York)

Eppure  i bambini possono sopravvivere al di fuori del ventre della loro mamma, anche a 21 settimane, come testimonia la storia di Richard e di altri piccoli, che a 22 o a 24 settimane di età sono riusciti a farcela.

In Italia come anche nella nostra città, a Varese, i prematuri sono accolti e accompagnati con professionalità e dedizione

Se il caso riportato nell’articolo fa riferimento ad un bambino negli Stati Uniti, dove certamente la medicina ha compiuto passi da gigante, non dobbiamo pensare che in Italia i neonati prematuri non siano seguiti e accolti con professionalità: nella città di Varese, per esempio, all’ospedale del Ponte, abbiamo conferme di come i progressi della medicina siano quotidianamente messi a frutto dei piccolissimi pazienti. È possibile leggere nel nostro articolo l’esperienza della dott. Dessimone, neonatologa dirigente ospedaliero, che ben descrive quali siano le difficoltà dei prematuri ma come anche ci sia una speranza per loro, oggi, che in  tempi passati era del tutto inimmaginabile.

La vita umana non inizia alla nascita, ma dal momento del concepimento, la scienza ormai è unanime!

Ecco perché bisogna difendere il bambino prima della nascita, ecco perché bisogna aiutare la donna in difficoltà per la gravidanza. Quanto è importante che la mamma sia supportata e sostenuta dal papà, per poter affrontare un cammino talvolta imprevisto, forse non immediatamente accettato, ma che potrà rivelarsi come una fonte di gioia continua!

Non sempre però i papà sono pronti ad assumersi le loro responsabilità e preferiscono lasciare da sola la donna a gestire la gravidanza e il bambino. Per questo ci sono le associazioni di volontariato pro-life, pronte ad intervenire per evitare il peggio, cioè che la mamma commetta l’errore più grande della vita: uccidere il proprio figlio!

Se sei in difficoltà per la gravidanza, se sei incerta se abortire o tenere il tuo bambino, scrivi o chiedi aiuto al Movimento e Centro di aiuto alla Vita di Varese. Troverai chi ti sosterrà sia economicamente, sia con amicizia. Non sei sola!

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https://www.guinnessworldrecords.com/news/2021/6/worlds-most-premature-baby-given-0-odds-of-survival-celebrates-first-birthday-663394