Progetto Gemma – Cos’è e come funziona?
Nel 1994 è stato creato il servizio per l’adozione a distanza di madri in difficoltà che prende il nome di Progetto Gemma.
Attraverso questo servizio si puo’ con un contributo minimo mensile di 160€, adottare per 18 mesi una mamma ed aiutare così il suo bambino.
Nel breve volgere di questi anni, le adozioni hanno superato la soglia di 7000 adozioni e le cifre raccolte sono state interamente distribuite. E’ sempre più frequente l’adesione di comunità, di gruppi di amici, condomini, intere classi, ambienti di lavoro.Anche di gruppi di carcerati. Capita anche che l’adozione venga proposta come dono per matrimoni, battesimi, nascite o alla memoria.
Il Progetto Gemma nazionale gestito da Fondazione Vitanova, si inserisce all’interno di un programma di risposte concrete che mirano a farsi carico della donna in difficoltà per una gravidanza non desiderata, accompagnandola in quella che spesso è una triste solitudine, e proponendole una alternativa all’aborto attraverso un’assunzione personale o comunitaria di responsabilità.
Il Progetto Gemma infatti è un servizio per l’adozione di una mamma in attesa, tentata di abortire: sostenendola economicamente è possibile salvare il suo bambino.
Senza polemiche, costruttivamente e concretamente il Progetto Gemma inserisce anche il concepito tra i figli, i bambini, gli uomini. Questa forma di adozione prenatale a distanza, che ovviamente non ha nessun valore sul piano giuridico, si realizza attraverso il contributo economico.
Come partecipare
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