Sarà vero che la maggior parte dei giovani oggi sono materialisti ed egocentrici e pensano solo a fare sesso? Che sono così talmente persi nelle App da non sapere più gestire una relazione vera e che, in fin dei conti, non sanno nemmeno cosa sia l’amore?

I giovani di sempre e da sempre credono, o meglio, vogliono credere nell’amore: l’amore di Dante per Beatrice, per esempio, e proprio quel tipo di amore che fa sognare, una passione che travolge e fa vivere i sentimenti in profondità. E’ questa infatti la dimensione della gioventù: la passione, l’eccesso, la totalità dei propri sentimenti, quindi il soggettivismo e la tendenza ad esagerare. Spesso, sollecitati sempre più precocemente dalla società al “consumo” del sesso, fanno confusione tra sesso e amore. Ma l’amore non è solo passione, è una forza di comunione che spinge ad accogliere l’altro come un dono e che conduce all’impegno.

Nelle relazioni la tecnologia inganna e, anziché creare unione, può portare ad ambiguità e i giovani lo intuiscono. Un’App per conoscersi ci può anche stare, ma poi sanno anche che bisogna vedersi, parlarsi e toccarsi per sentirsi vivi.on-sanno-cosa-sia-sexting/

Ragazzi e ragazze durante l’adolescenza vivono diversamente i sentimenti e per i maschi la sessualità è percepita in modo più semplice e diretto mentre per le ragazze è qualcosa di più complicato perché le donne sono, in genere, più timorose di fronte alla sessualità e più esigenti. I giovani, pur desiderando un amore vero, grande e infinito spesso non lo sanno costruire perché insicuri, narcisisti, impazienti oppure perché hanno troppa paura di essere lasciati, traditi, abbandonati e non sanno aspettare i tempi dell’amore maturo.

I giovani dovrebbero imparare a conoscere l’amore in famiglia, sperimentandolo ogni giorno nell’unità e nella complicità del fare il bene in modo gratuito. Per coloro che hanno vissuto invece il disaccordo o la separazione, è più faticoso costruire l’amore. Tuttavia, senza un’educazione ai sentimenti e all’amore, i giovani rischiano di non capirsi, di non conoscersi e di lanciarsi in un’avventura che può sorprenderli di fronte a responsabilità per cui non sono affatto preparati.

Amare è concretezza e quindi l’amore si “fa”, non certo attraverso un’ Applicazione che ne rende virtuale l’approccio, e richiede soprattutto delicatezza perché l’eros non è una merce di scambio qualsiasi, tocca l’intimità e richiede rispetto. Chi non riesce ad eccitarsi in modo naturale, ma ha bisogno di uno scambio di parole hard, sta cercando soprattutto appagamento nel sesso. L’amore passa per l’attrazione fisica è vero, ma se nel rapporto manca  poesia, fantasia, delicatezza e tenerezza l’amore scade anche nei sentimenti.

Susanna Primavera