Sono incinta, come farò con il lavoro? Storia a lieto fine di una mamma

“Sono incinta… Ed ora come farò con il lavoro?”

Questa domanda è una delle prime ad affacciarsi nella mente di una mamma… Che sia il primo figlio, il secondo od il terzo, non importa : per una mamma la cosa più complicata non è occuparsi del suo bambino ma conciliare lavoro e cura familiare…

Poco importa se il lavoro è sicuro oppure precario, se il tipo di contratto prevede tutele per la maternità oppure no, la difficoltà è sempre la stessa : riuscire a conciliare lavoro e maternità,  soprattutto in un ambiente culturale e sociale come il nostro, che ti accusa di incoscienza o superficialità se non hai un lavoro sicuro.

Il Centro di aiuto alla vita, di Varese così come quelli di tutto il Paese,  hanno, tra tanti obiettivi, anche quello di supportare le mamme che, in attesa del loro bambino, rischiano di perdere il lavoro o lo hanno già perso oppure non lo hanno mai avuto. C’è sempre una mano amica pronta ad aiutare una donna che aspetta un bambino. ( qui le possibilità di un contatto)

Presentiamo di seguito la storia vera di una mamma, Ilaria Amato, la quale, dipendente di una azienda del Nord Italia, è stata licenziata al sesto mese di gravidanza.

Ilaria non si è arresa e si è inventata un nuovo lavoro : ha recuperato quelli che erano i suoi interessi e ne ha fatto una professione che le permette di conciliare lavoro e cura familiare! 

Ilaria è attiva anche su Facebook : ecco la sua storia. ( testimonianza raccolta da Valentina)

Storia di Ilaria, una donna attiva e grande lavoratrice

Carissima, 

Tante volte nella vita avrai pensato perché questo mondo non sembra ancora essere a misura di donna. Ogni giorno l’esistenza  ci mette alla prova, e ogni giorno lottiamo per uscirne vincitrici come se fosse una sfida ad un videogioco. 

Qual’è la tua sfida oggi? Chissà…sarebbe bello poter ascoltare ognuna di voi,ma intanto ti racconto la mia. 

Sono Ilaria ho 38 anni e sono mamma di una splendida bambina di nome Rebecca.  Sono sempre stata una persona con un profondo senso del dovere, da studentessa curiosa mi sono trasformata in una lavoratrice incallita.  Ho fatto tanti sacrifici per lavorare, turni su 24 ore, 175 km di strada quotidiani, straordinari non pagati, viaggi internazionali, lavori non retribuiti ecc. Ma adesso che provo a descrivermi in breve rifletto e mi dico:” io non sono solo questo! “.

Assolutamente no, perché in realtà noi donne siamo molto di più, siamo le genetrici del mondo, siamo la grazia, siamo la forza, siamo la bellezza, la sensibilità, la perspicacia e molto altro, siamo tutto quell’universo che ci pullula dentro e che spesso, prese dal da farsi di una quotidianità piena di doveri, non riusciamo neanche ad ascoltare. 

Eppure tutto questo è il nostro motore… anche a te sarà capitato di sentirlo singhiozzare a volte.

Al sesto mese di gravidanza Ilaria viene licenziata

Il mio mi è sembrato addirittura si fosse fermato, quando a sei mesi di gravidanza sono stata licenziata col pancione. Lavoravo come commerciale estero, lontana 900 km dalla mia Puglia natia e dalla mia famiglia, finché un giorno, come un fulmine a ciel sereno,arriva la notizia del licenziamento.

Ho pianto tre giorni, non accettavo di sentirmi discriminata solo perché a 35 anni stavo portando una vita in grembo. Ho già sofferto tante volte per alcuni atteggiamenti sessisti (sapessi quanti!) ma questo no, era diverso, mi faceva davvero star male. In cuor mio, il mio “sapermi mettere nei panni degli altri” mi faceva quasi “giustificare” anche le ragioni del licenziamento che mi rimbombavano nella testa “come farai sola, senza aiuti, con una figlia neonata? “.

In realtà ho deciso di non fare causa,non volevo soffrire ancora per rispetto della vita che portavo dentro, ho scelto di vivere serenamente la mia gravidanza. Quando scegli, ti scegli. 

Oggi sono felice di aver scelto di non perdermi neanche un sorriso di mia figlia, sono felice di non aver mai smesso di credere in me stessa.

Ilaria non si perde d’animo e si inventa un lavoro

Ho pensato a lungo a cosa avrei potuto fare per reinventarmi.

Sentivo il bisogno di rimettermi in gioco con l’esigenza di conciliare casa, famiglia e lavoro ad un estrema flessibilità oraria. 

Così ho pensato a quello che amavo davvero: i libri, le lingue straniere, i bambini e in primis la mia famiglia. 

Sono state queste le parole che hanno riacceso quel motore singhiozzante… ed è così che ho scelto di diventare Independent Usborne Organiser aprendo, con un investimento minimo, una vera e propria libreria itinerante “Il Baule dei Libri Incantati”.

“ Il baule dei libri incantati”

Consiglio e vendo libri in inglese per bambini 0-99 anni attraverso un rapporto più intimo ed umano, mi informo su età ed interessi dei miei lettori per aiutarli a scegliere il libro più giusto per imparare l’inglese divertendosi sin dalla tenera età. 

Lavoro molto online, ma anche live con eventi di lettura dedicati ai bambini,book party,mercatini, incontri con studenti universitari,ecc. e tutto questo l’ho realizzato proprio in pieno lockdown. 

Sono una specie di personal shopper del libro in inglese,mi auguro che questo strumento “incantato” guidi soprattutto i bambini ad essere gli uomini e le donne che sceglieranno di diventare domani.

Sapere di poter offrire attraverso la lettura dei miei libri,un dono fatto di tempo, amore, sogni, emozioni, speranza, fiducia, arricchimento interiore, mi fa stare bene e mi fa sentire viva.

Oggi sento di aver vinto, poi chissà. 

Un aspetto è stato fondamentale per vincere: credere in me stessa e nella forza del mio sorriso. E tu sei pronta a giocare la tua sfida? La vita è tua, non è un videogame, prova a giocare tutte le tue carte per ritrovare la felicità. 

La benzina di quel famoso motore che ognuna di noi ha dentro è l’amore che è già in te, va solo rimesso in moto. 

Con affetto. 

Ilaria Amato 

Il Baule dei Libri Incantati

 

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https://issuu.com/usbornebooksathome/docs/issuu_usbah_online_catalogue_2021_usborne ( catalogo completo dei libri)

 

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