Un bambino può avere tre genitori?
Cioè, il suo DNA può essere frutto di tre persone? A quanto pare sì, come spiega bene il video qui riportato: una donna aveva partorito due volte bambini che subito erano deceduti. La diagnosi è stata di “impossibilità di avere figli sani” in modo naturale per un difetto genetico mitocondriale . La strada alternativa è stata trovata da un medico di New York, che ha manipolato gli ovuli della donna, sostituendo il mitocondrio “difettoso” con DNA mitocondriale sano da una donatrice, pur conservando il DNA di padre e madre intatti. Il passo finale è stata la fertilizzazione in vitro. Interessa capire non tanto i passaggi biologici, quanto quelli etici: il bambino quanti genitori ha? Inoltre: siamo di fronte ad una nuova conquista della medicina? La rivista Time, riportando la notizia(leggi qui) dedica la copertina del numero di gennaio ai bambini nati “nonostante tutto”, e sembra suggerire che “il fine giustifichi i mezzi”.
Trapianto di utero nella donna
Ecco perchè può essere accettato anche il trapianto di utero, che permette a donne naturalmente impossibilitate a partorire, di avere un figlio. L’intervento chirurgico del trapianto, che dura 10 ore e coinvolge un’équipe medica numericamente rilevante, potrà portare a gravidanza solo con cautela e, anche in questo caso, con la fecondazione assistita.
Riprendendo la notizia del Time, si sofferma sugli aspetti del “bambino oggetto” Assuntina Morresi in un breve intervento su Avvenire.
Il desiderio di avere un figlio è quanto di più naturale e nobile, coinvolge donne e uomini di tutte le età e i Paesi del mondo, ma il bambino ad ogni costo rivela che al centro di tutto non ci sono i piccoli ma gli adulti.
Fecondazione assistita
Il fiume di danaro indispensabile per questo tipo di ricerca, di realizzazione di “sogni”, la pratica di fecondazione assistita (leggi un nostro articolo molto documentato), avrebbero un senso se non ci fossero risvolti etici inquietanti: da sola la Fivet miete milioni di piccole vittime, i bambini “naturalmente” abortiti perchè non impiantati.
Non sarebbe possibile accettare la propria condizione di persona non fertile, cercando di capire il senso del “non poter avere figli”, ed aprirsi alla possibilità dell’adozione?