#RecensioniAlternative
Il film 
Cult natalizio del 1983, Una poltrona per due tinteggia un’America diversa da quella dell’American Dream. Ambientato a Filadelfia, il film racconta per immagini l’incrociarsi di due uomini molto diversi tra loro.
La trama 
I protagonisti sono Louis Winthorpe, un elegante e pomposo agente di cambio e Billy Ray Valentine, un senzatetto schietto che si finge reduce del Vietnam. Whintorpe sta uscendo dal club in cui è solito passare il suo tempo con i colleghi e porta con sé una valigetta con gli stipendi per i dipendenti. Per caso si scontra con Valentine. Data la differenza di status sociale, tutti interpretano questo evento come intenzionale, credendo che Valentine volesse rubare la valigetta. Quest’ultimo viene accerchiato dalla polizia e arrestato. I datori di lavoro di Whintorpe, a seguito di tale episodio, iniziano a discutere su un tema spinoso: il successo o la delinquenza sono frutto di una predisposizione genetica o dell’ambiente di vita in cui si è cresciuti? I due, quindi, decidono di fare una scommessa: se Valentine fosse stato messo nelle condizioni adatte, sarebbe potuto diventare un agente di cambio competente quanto Whintorpe. Di contro, Louis, una volta perso il lavoro, la ragazza, gli amici e tutti i beni di cui disponeva, sarebbe potuto diventare un delinquente.
Il messaggio 
Il tema preponderante è quello dell’eterno quesito tra natura e cultura. Il nostro comportamento è influenzato più dall’ambiente di vita in cui siamo cresciuti o dalla predisposizione genetica? La risposta, in questo caso, ci arriva dagli studi di epigenetica. L’epigenetica studia come l’esposizione a fattori ambientali, tra cui agenti fisici e chimici, dieta e attività fisica, possono modificare la sequenza dei geni, pur senza modificare la sequenza del DNA. Possiamo concludere che le condizioni ambientali influiscono sull’espressione dei geni e che, quindi, ambiente e genetica sono in costante interdipendenza.
Il tema della vita
La pellicola mostra il mondo di Wall Street, dove circolano persone tutt’altro che animate da valori morali. È il dio denaro che muove ogni loro azione o pensiero. Una luce di speranza per il Natale c’è: le persone che non vivono così, cioè i personaggi come Ophelia, la prostituta. Ophelia si prende cura di Louis innanzitutto come una persona, mettendo in secondo piano i suoi soldi. Ciò che ci fa capire da che parte stanno i personaggi è lo sguardo d’amore. Anche il maggiordomo Coleman si schiera dalla parte del Bene perché Billy Ray, nella sua ingenuità, lo ha sempre guardato con la dignità di un uomo e non con superiorità. Una poltrona per due assomiglia molto a un presepe moderno, dove ci sono gli angeli che annunciano la Buona Novella, il bue e l’asinello che scaldano Gesù Bambino in fasce, ma, sullo sfondo, anche Erode e la sua cultura della morte. Tu in che personaggio ti riconosci?
Virginia Banfi
link per contattarci: https://www.vitavarese.org/contattaci
link al trailer: https://youtu.be/Fupg2r1EJ9w?si=dSqTJYaB2NQt62eg
