Domenica 4 febbraio, Varese risulterà più bella umanamente, anche grazie al “Mese per la Vita” edizione 2024!
L’iniziativa nasce a partire dal messaggio dei vescovi per la “46ma Giornata Nazionale per la Vita”, dal titolo «La forza della vita ci sorprende. Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36).
La forza della vita ci sorprende
I vescovi sottolineano come questa Giornata “assuma una valenza ecumenica ed interreligiosa” perché la vita è un valore universale, un dono di Dio che i fedeli di ogni credo sono chiamati ad onorare, tutelare, promuovere e difendere da ogni attacco o minaccia, tutti sono chiamati a testimoniare che ogni vita è un dono che deve essere accolto, che ogni vita è degna di essere vissuta, perché “ogni vita accolta è portatrice di grandi ricchezze di umanità e spiritualità a un mondo che ne ha sempre più bisogno”.
La cultura dello scarto
Infatti mai come nel nostro tempo la vita è minacciata in molte circostanze:
- L’aborto è sempre più una piaga perché “banalizzato anche mediante il ricorso a farmaci abortivi o “del giorno dopo” facilmente reperibili;
- Le numerose guerre in corso hanno indotto Papa Francesco a parlare di “terza guerra mondiale a pezzi”;
- Il tentativo di legalizzare le pratiche eutanasiche;
- i numerosi omicidi di uomini per futili motivi
- le donne abusate e uccise
- i migranti morti in mare
- la vita dei bambini “viene sempre più concepita come funzionale ai desideri degli adulti e sottoposta a pratiche come la tratta, la pedopornografia, l’utero in affitto o l’espianto degli organi.
Tante, troppe le “Vite negate” che la nostra società in preda ad una “cultura della morte e dello scarto” (Papa Francesco) si arroga il diritto di considerare alla stregua di merce o indegna di essere vissuta.
Il valore immenso della vita
Eppure, se riusciamo a superare visioni ideologiche “ci appare evidente che ciascuna Vita, anche quella più segnata dai limiti, ha un immenso valore ed è capace di donare qualcosa agli altri”, anche la scienza nel suo progresso “ha smascherato la natura ideologica e le motivazioni egoistiche” che pretendevano di determinare quando il concepito nel grembo materno poteva definirsi Vita.
L’appello alla difesa della Vita, di ogni Vita, dal suo concepimento alla sua fine naturale non è rivolto solamente ai credenti di ogni confessione religiosa, ma riguarda tutte le persone, proprio perché la Vita è un dono che tutti abbiamo ricevuto. Noi “non ne siamo i padroni” e nessuno si può arrogare il diritto di determinare quale vita sia degna di essere vissuta e quale no.
Tutti condividiamo questa esperienza innegabile, la Vita è un dono, questa è una verità di ragione che ogni persona che non sia strumentalizzata da motivi ideologici può riconoscere “l’impossibilità morale e razionale di negare il valore della Vita, ogni Vita”.
Il delirio di onnipotenza
L’uomo contemporaneo pare essere in preda ad una “volontà di potenza” che sfocia in delirio di onnipotenza tale che va oltre la negazione di Dio, vuole mettersi al posto di Dio, vuole essere il padrone non solo del mondo ma anche della Vita e della morte.
Così facendo, egli scivola in una dimensione irragionevole ed ingiusta, cioè in una clamorosa contraddizione, perché per un verso desidera riconoscere e promuovere tutti i diritti o presunti tali delle minoranze e nello stesso tempo nega il diritto che è il fondamento di ogni altro diritto: il diritto alla Vita.
In nome dell’autodeterminazione e dell’egoismo il vero diritto diventa quello di negare il diritto alla Vita.
L’inverno demografico
Una civiltà che non riconosce la sacralità della vita è destinata a perire, infatti la grave crisi della denatalità che affligge la maggior parte dei paesi europei, ed in particolar modo l’Italia, è la causa principale della crisi economica di una nazione. E’ quanto succede proprio adesso, una crisi che si ripercuoterà pesantemente sulle generazioni future che rischieranno di non avere la pensione i vari benefici e servizi del welfare.
Il crollo delle nascite è tale che ci troviamo in pieno “inverno demografico” e come rivela il rapporto annuale sullo stato del Paese da parte dell’ISTAT, abbiamo raggiunto la soglia critica del punto di non ritorno, se non si inverte rapidamente la tendenza questa situazione sarà causa di un’inesorabile regresso economico e umano.
Come ha ricordato Papa Francesco “il grado di progresso di una civiltà si misura dalla capacità di custodire la Vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili” (Discorso all’associazione Scienza & Vita, 30 maggio 2015).
Le associazioni UNITE per difendere la vita
Le associazione aderenti al Gruppo “Insieme per la Vita” da dieci anni a Varese accolgono con gioia ed entusiasmo l’appello dei Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana, promuovendo una serie di iniziative volte a “risvegliare” nella mente e nei cuori delle persone il valore della Vita, proponendo testimonianze, conferenze, mostre e proiezioni di film sui temi delle Vita.
Non possono mancare anche momenti di preghiera e di adorazione; siamo infatti consapevoli di quanto oggi sia difficile diffondere una “cultura delle Vita” e contrastare la dominante “cultura della morte e dello scarto” (Papa Francesco).
Affidiamo quindi la nostra battaglia culturale in difesa della Vita a Maria, la Madre del Signore della Vita, certi che darà nel tempo i buoni frutti.
Una grande preghiera a Maria
Con questa fiducia accogliamo l’invito dei Vescovi per promuovere il valore della Vita con il nostro piccolo contributo e in sintonia con San Giovanni Paolo II che indicava come “A Varese è urgente una grande preghiera per la Vita”, riproponiamo la preghiera da lui scritta nella Lettera Enciclica Evangelium Vitae sul valore e l’inviolabilità della vita umana:
O Maria,
aurora del mondo nuovo,
Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere,
di uomini e donne vittime di disumana violenza,
di anziani e malati uccisi dall’indifferenza o da una presunta pietà.
Fa’ che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza
e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà,
la civiltà della verità e dell’amore a lode e gloria di Dio creatore e amante delle vita.
Claudio di Giovanni per Insieme per la Vita