Intervista a Beniamino Agliati seminarista del 6 Luglio 2023

Don Beniamino cosa l’ha spinta verso la Fede?

In generale penso che l’essere umano abbia un’innata nostalgia di Dio e un profondo anelito verso l’Altro e l’ultraterreno. Personalmente la fede mi è stata trasmessa dai miei familiari e da un prete fantastico che era arrivato in oratorio quando avevo 11 anni. Lui mi ha fatto incontrare Gesù vivo, che si prende cura di noi, cammina con noi e non ci lascia mai soli.


Quando è nata la sua vocazione?

Da piccolo ho rischiato l’aborto terapeutico per la possibilità di nascere con gravi malformazioni ma i miei genitori sono sempre stati a favore della vita e così sono nato io.

Fin da bambino ho fatto il chierichetto e, per gioco, facevo la Messa in casa. Ogni volta che ero a Messa, vicino all’altare, percepivo un affascinante senso di Mistero e una forte attrazione verso Gesù.

Poi sono diventato avvocato, avevo una casa e la fidanzata, non mi mancava nulla ma sentivo che il Signore mi stava chiedendo di lasciare tutto e di seguirlo.

Dio attrae ma allo stesso tempo fa anche paura. Non è facile lasciare le proprie certezze, bisogna fare il salto della fede, lanciarsi e affidarsi a Dio.

Di cosa hanno bisogno, secondo lei, i giovani di oggi?

I giovani oggi hanno bisogno di una guida e di certezze.

Ognuno di noi è unico e irripetibile ed è qui sulla terra per realizzare il progetto che Dio ha pensato per lui fin dall’eternità!!

Quello che non farete voi non lo farà nessun altro al vostro posto!!

E se non lo avrete fatto voi, alla fine della vita, nel mosaico del mondo, dell’universo, dell’eternità mancherà, per sempre, quel piccolo quadratino, ma infinitamente importante.

Vivere è anche educare! Educare alla vita, alla bellezza, ai valori, alla fede.

Sforzatevi di arrivare vivi alla morte, non basta sopravvivere, mangiare, dormire e fare le mille cose di tutti i giorni ma occorre vivere in profondità la vita per esser soddisfatti e arrivare vivi alla morte!!

Einstein diceva “Non cercare di diventare un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore.”

Tanti uomini, diventati vecchi o in punto di morte sono stati assaliti da terribili rimorsi che non li facevano neanche dormire di notte perché da giovani o da adulti hanno sciupato la vita… Certo il dramma è che non te ne accorgi subito, anzi, apparentemente, sembra che vada tutto bene ma quando poi inevitabilmente sopraggiungerà la morte allora ti presenterà il conto e, se non hai fatto quello che dovevi fare o hai fatto quello che non dovevi fare, il rimorso ti perseguiterà fino alla fine.

Potrà capitare che qualcuno vorrà impedirvi di perseguire i vostri sogni, o cercherà di ostacolare, di demolire i vostri progetti.. Forse alcuni vi diranno che non siete abbastanza, ma non fatevi ingannare, voi valete molto di più di quello che vogliono farvi credere (Giovanni Paolo II).

Come dice Carlo Acutis, “tutti nascono originali ma molti muoiono fotocopie” siate il meglio di voi stessi che potete essere e fate della vostra vita un capolavoro!

Cosa può suggerire ai giovani, vi sono letture o altro per trovare la felicità?

Non sono molto esperto di film, libri ecc… posso solo dire che è importante che i giovani siano educati alla bellezza. La bellezza salverà il mondo dice Dostoevskij!!

Se dovessi consigliare un libro, sia per adulti che per bambini, sceglierei sicuramente “Il piccolo principe” perché contiene verità intramontabili e insegna il valore della vera amicizia.

Buona avventura e che il Dio della pace sia sempre con voi!

 

Un grazie di cuore a Don Beniamino che ha indicato, nella fiducia alla vita, la strada della felicità, che il suo smagliante sorriso conferma.

Susanna Primavera